#ijf14 crowdfunding: un successo tutto “social”

a cura di Buzzdetector

Ora che l’operazione #ijf14 Crowdfunding è terminata con un successo superiore alle aspettative, possiamo ripercorrere tutta la vicenda attraverso l’analisi dei mezzi online coinvolti, per vedere quali canali l’abbiano connotata, le parole chiave, chi si sia fatto veicolo del messaggio.

I numeri

Periodo 15 ottobre 2013 – 4 febbraio 2014

Abbiamo rilevato oltre 16.600 contributi a partire dal giorno dell'incontro pubblico di Perugia. Da quel momento più di 3.500 persone (autori unici) hanno scritto sul tema del Festival e dell’operazione di crowdfunding. Un movimento che si è coagulato intorno ai fondatori, Arianna Ciccone e Chris Potter e all’evento stesso, visto come un momento irrinunciabile di diffusione culturale in Italia. Questo dato, crediamo, sia il più significativo di tutti quelli che illustreremo a seguire perché raramente si vedono movimenti nati in rete raggiungere un pieno successo come accaduto al Festival. Il Festival è Giornalismo e il Giornalismo è sempre più identificabile con Twitter. Il canale domina la scena incontrastato, primo amplificatore dei comunicati, degli eventi, dei risultati. Anche questo dato è abbastanza descrittivo del profilo del Festival perché Twitter non è ancora uno strumento di diffusione di massa come Facebook. È un canale però connotato da un profilo utente più evoluto. L’attività sul secondo canale, Facebook, è naturalmente uno strumento a copertura.

Il contributo dei canali alla conversazione

Twitter raggiunge il suo apice il giorno della conferenza stampa e poi governa una coda lunga di conversazioni che prosegue per tutta l’attività. Nelle prime due settimane vi sono i picchi assoluti con circa 8.500 tweet ad accompagnare l’annuncio che il Festival non si fa e poi l’annuncio dell‘operazione crowdfunding.

Mentre Facebook percorre una strada simile, molto integrata a quella di Twitter, la contribuzione degli altri canali si diluisce lungo il cammino senza riprendersi nemmeno all’annuncio del raggiungimento dell’obiettivo.

Come possiamo notare dall’andamento dell’analisi PTA effettuata tramite Socialbakers, i picchi di interazione su Facebook sono allineati ai picchi di Twitter e all’andamento generale della comunicazione sull’operazione.

Ad ulteriore conferma vediamo come i contributi delle testate giornalistiche abbiano avuto una social sharing assolutamente significativa. In questa rappresentazione si possono apprezzare i dati per singola testata/singolo articolo.

Le parole

Le due tag cloud preparate, una per la parte Twitter ed una per gli altri contributi, evidenziano una sostanziale omogeneità semantica. Sottolineiamo l’emergere di temi come Cultura, Media, Sfida, Privati, che connotano tutta l’operazione.

E la tag cloud Twitter aggiunge come temi significanti Futuro, Nuovo, Successo.

Appare evidente come il linguaggio usato da tutti i commentatori sia teso verso uno slancio e un rinnovamento dei modelli organizzativi degli eventi, un uso appropriato e strategico delle tecnologie a disposizione (la scelta della piattaforma di raccolta fondi, l’impostazione della campagna), una visione più internazionale e imprenditoriale.

Gli autori

Ci sono persone molto differenti tra loro che hanno contribuito alla conversazione, al dibattito, a volte con voci critiche, quasi sempre spinte dal sincero desiderio di essere parte di un fatto nuovo nel panorama italiano: un evento che scegli la strada del crowdfunding, dichiarandosi autonomo da altre pressioni.

Le connessioni

I Main Nodes confermano la qualità emersa dei contributori/motori dell’operazione siano sia giornalisti che specialisti della comunicazione e dei social media.

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