Gli archivi come risorsa per il giornalismo

Nata nel 1975 nel periodo delle “radio libere”, Radio Radicale si è caratterizzata fin dall'inizio per un modello di informazione totalmente innovativo: quello della registrazione e trasmissione integrale di tutti gli eventi di attualità istituzionale, politica e giudiziaria italiana. Nessun taglio né selezione o mediazione della notizia; questi sono fin da allora gli strumenti con i quali Radio Radicale permette agli ascoltatori di “Conoscere per deliberare”. Oltre 300.000 registrazioni (in audio e video) realizzate con questa logica oggi costituiscono l'archivio di Radio Radicale, interamente consultabile e fruibile online sul sito www.radioradicale.it Nell'archivio di Radio Radicale si conservano oltre 600 processi per un totale di circa 17mila udienze registrate integralmente, che aprono uno squarcio assolutamente originale sulle vicende tragiche degli ultimi decenni; La documentazione sonora dei congressi, delle assemblee, dei consigli nazionali o comitati centrali dei partiti documenta la storia politica del Paese in modo diretto e non mediato. Moltissime altre registrazioni testimoniano poi l’attività sociale, civile, politica, svolta dalle associazioni delle più diverse tipologie, dalla Confindustria alle ACLI, da Legambiente all’Associazione Nazionale Magistrati. E’ presente inoltre la documentazione sonora dell’attività svolta dalle diverse organizzazioni sindacali (CGIL, CISL, UIL, COBAS ecc.). Si tratta complessivamente di un patrimonio documentale che, assieme agli altri archivi non cartacei, costituisce uno degli elementi chiave per la ricerca giornalistica e storica dei prossimi decenni.

Piero Corsini direttore editoriale Rai Storia
Michele Cortelazzo preside Facoltà di lettere e filosofia Università di Padova
Michele Lembo responsabile organizzativo radioradicale.it
Paolo Martini direttore Radio radicale
Angelo Mellone dirigente archivi radiofonici e web radio Rai
Giovanni Minoli ex direttore Rai Educational

In collaborazione con Radio Radicale