RACCONTARE LA MONTAGNA TRA GIORNALISMO E LETTERATURA

Perugia, 30/04/2014

Speakers: Andrea Ferrazzi direttore Agenzia Giornalistica AIT Dolomiti, Gian Antonio Stella Corriere della Sera

Come viene raccontata la montagna oggi, nell’era delle nuove tecnologie? Il Festival del Giornalismo dedica tre incontri alla montagna, il primo dei quali ha avuto come protagonisti Gian Antonio Stella e Andrea Ferrazzi. Ad aprire le danze una domanda di Ferrazzi sull’ormai famoso libro di Gian Antonio Stella, “La Casta”, che denunciando l’esistenza di comunità montane fasulle, “poltronificio per molti politici silurati”, ha generato una sorta di controindicazione. Infatti gli amministratori politici, volendosi mostrare il più possibile “anti-casta”, hanno deciso di eliminarle tutte, anche quelle che funzionavano. Per Gian Antonio Stella, quindi, la montagna è metafora di come vengono affrontati i problemi e strutturate le riforme in Italia. E la scarsa attenzione della politica nei confronti della montagna è testimoniata dal fatto che pochi la scelgono come meta turistica: “Forse perché la montagna è fatica, è salita, mentre la politica italiana, com’è noto, preferisce andare in discesa”.

Pochi sanno che la montagna occupa il 54% del territorio italiano, è abitata da circa 11 milioni di persone, produce il 17% del PIL e moltissimi comuni italiani sono montani.

Il dibattito si è spostato poi sulla gestione del turismo montano in Italia, in riferimento alla riforma del Titolo V della Costituzione: delegare o meno ai comuni? “Delegare dalle Regioni ai Comuni si è dimostrata una scelta scellerata”, continua Stella. “Le politiche turistiche vanno gestite in un’ottica planetaria”.

Si è giunti poi al tema centrale dell’incontro: come la letteratura ha raccontato e racconta la montagna. Sono stati citati Dino Buzzati, Mauro Corona e Marco Armero. In particolare, in riferimento al rapporto ambivalente che Dino Buzzati aveva con la montagna, Stella ha evidenziato che “non ha senso, oggi, rimpiangere un passato bucolico che era fatica, dolore e malattie”. Stella ha, inoltre, riportato alcuni esempi di “stupro” dei paesaggi montani, tra i quali Crocetta del Montello (TV) che, con i suoi 5.700 abitanti, conta anche 28 aree industriali.

Nel corso del dibattito, Ferrazzi ha riportato l’opinione di Marco Armero sulla montagna, ossia che essa non è un luogo adatto al conformismo. Stella, nel condividere questa visione, ha ricordato l’irregolarità intrinseca della montagna, citando a sua volta Dino Buzzati, che scriveva: “nessun pittore è mai riuscito a cogliere il rosso delle Dolomiti”. Un rosso la cui dolcezza è davvero difficile da cogliere nell’asperità della montagna, secondo Stella, che per analogia, fa riferimento ad un altro importante scrittore, Mauro Corona, personalità “aspra” ma dall’innata dolcezza, chiave di interpretazione della letteratura di montagna.

Francesca Bianco

Chiara Borsini