#OpenPolitica: aprire le istituzioni al pubblico coi social media

“Sala Raffaello”, Hotel Brufani – 4/05/2014

  • Sara Bentivegna (Università La Sapienza di Roma)
  • Massimo Mantellini (Giornalista e blogger)
  • Anna Masera (Capo ufficio stampa Camera dei Deputati)
  • Filippo Sensi (Capo ufficio stampa PD)
  • Antonio Sofri (giornalista e autore Tv)

La comunicazione istituzionale ai tempi dei social media. Ne ha discusso al festival del giornalismo Anna Masera, raccontando l’esperienza dell’account twitter di Montecitorio, chiaro esempio di comunicazione istituzionale che in pochi mesi ha ottenuto numeri importanti: 27.000 followers, hashtag di successo utili a snocciolare in pillole informazioni inerenti il lavoro interno alla camera dei deputati (#opencamera #wikicamera #cameraragazzi #storiaditalia #wikinorme #cameraincontri #artcamera #opendata) e tweet di tendenza come l’annuncio della fiducia al governo Renzi, il ricordo di Aldo Moro e l’info grafica relativa ai dati della rappresentanza femminile alla Camera in occasione dell’8 Marzo. L’obiettivo è migliorare la comunicazione della Camera e connettere Istituzioni e cittadini.

Al dibattito è intervenuto anche Filippo Sensi, il quale ha dichiarato: “Gli account governativi o dei ministri non rispondono a delle logiche o strategie imposte e hanno una chiara impostazione personale”.

Piuttosto critico l’intervento di Massimo Mantellini che ha evidenziato come la comunicazione del web rischi di produrre un “cimitero di blog/account” utilizzati da vari esponenti politici secondo fini meramente elettorali per poi essere abbandonati, aspetto sintomatico di quanto queste esperienze nulla abbiano a che vedere con la comunicazione istituzionale.

Infine, Sara Bentivegna (autrice del libro “La politica in 140 caratteri”) sottolinea come Twitter non sia esclusivamente strumento politico ma anche viatico dei cittadini per l’interazione con le Istituzioni. A detta della stessa, questo social presenta un aspetto determinante: “da la possibilità ai politici di ascoltare i cittadini i quali sono liberi di poter esprimere, senza pretendere di ottenere necessariamente una risposta, la propria opinione”. Anche se sono ancora pochi gli utenti italiani, Twitter risulta fondamentale nell’assetto mediatico del nostro Paese, in quanto alcuni “cinguettii” vengono spesso ripresi da stampa e televisione.

Francesca Bianco, Roberto Fazio