GIORNALISMO E POLITICA, POLITICA E GIORNALISMO: IL DILEMMA INFINITO

C’è bisogno di più informazione sull’Europa. E’ questo l’assunto per i protagonisti della tavola rotonda, tenutasi al Teatro della Sapienza, sull’intreccio tra giornalismo e politica. Silvia Costa (presidente alla Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo), David Sassoli e Antonio Tajani, entrambi vicepresidenti del Parlamento europeo, non hanno dubbi: c’è molta imprecisione sull’entità “Europa” ed è necessario che se ne parli di più, in maniera corretta e precisa. E’ una critica unanime sul sistema informativo italiano, che grava maggiormente se si considera la loro precedente carriera. I tre sono accomunati da un passato da giornalisti, prima di passare alla carriera politica. Un passato del quale si conserva la “voglia incontenibile di comunicare le cose” racconta l’On. Tajani.
Questo binomio, però, ha in sé del contraddittorio. Come assicurare l’indipendenza del lavoro giornalistico dai poteri politici, se al tempo stesso si fa politica? “L’onestà intellettuale nel dichiarare la propria appartenenza”, risponde l’On. Costa, che sin dai suoi inizi a “Il Popolo” è riuscita a coniugare i due aspetti. Le testate, nota inoltre Costa, soffrono di una pigrizia mentale nel raccontare l’Europa, che pesa sulle nuove generazioni. E ribadisce: “La politica europea non è politica estera, ma domestica”
La questione si complica maggiormente se si considera la molta imprecisione nel parlare del sistema Europa. “Questa entità, indistinta e imperfetta, è composta da molti attori, che il giornalista deve conoscere con precisione per  destreggiare la materia”, sottolinea Sassoli. Se lo stesso giornalista confonde i diversi organi europei, i cittadini non saranno in grado di capire di chi sono le responsabilità delle scelte politiche fatte.
“Non chiudete le redazioni a Bruxelles- conclude a gran voce Tajani-  mandate più giornalisti per raccontare l’Europa per il bene di tutti.”
E’ necessario, però, mantenere un impegno biunivoco: se il giornalismo deve occuparsi di Europa, l’Europa deve sostenere il giornalismo, in particolare quelle piccole testate di settore che hanno difficoltà di sopravvivere.
(A cura del Parlamento europeo)

Alina Dambrosio