La macchina del fango contro media indipendenti nei Balcani: i casi di Vijesti (Montenegro) e BIRN (Serbia)

Vijesti.me - Come sopravvive un giornale dissidente in un Paese candidato ufficiale all'UE, tra bombe, macchine bruciate, minacce e altre strategie di sabotaggio che partono sistematicamente dall’alto. Nonostante numerosi attacchi subiti, il quotidiano Vijesti del Montenegro, il più letto del Paese, non solo procede la sua battaglia per la democrazia e per la liberta di stampa, ma fa importanti passi avanti: da poco ha aperto un centro per giornalismo investigativo, e ha introdotto una figura esemplare per tutti i Balcani: l'Ombudsman per promuovere l'autoregolamentazione dei media in assenza di istituzioni adeguate.

BIRN Under FIRE: In Serbia, dopo una serie di inchieste riguardanti le attività del Governo, la Rete per i giornalismo investigativo nei Balcani (Balkan Investigative Reporting Network, BIRN) si è trovata sotto pressione del Primo Ministro, Aleksandar Vucic, e dei media che sostengono la sua amministrazione: una campagna durata un anno intero puntata a definire BIRN come un'organizzazione-spia e i suoi membri come mercenari dell'Occidente, che ha raggiunto il culmine il 9 gennaio 2015 quando il premier ha pubblicamente chiamato i giornalisti di BIRN "bugiardi".