Il difficile bilanciamento d’interessi tra protezione dei giornalisti e delle loro fonti ed esigenze investigative.

L’emergenza terroristica sta portando diversi Paesi a emanare leggi tese a incrementare i poteri investigativi al fine di migliorare il contrasto di questa minaccia. Questi maggiori poteri di intromissione nella vita privata, tuttavia, sollevano diverse questioni in merito alla legittimità di questi provvedimenti nell’ottica del rispetto dei diritti fondamentali e della salvaguardia dei principi democratici. Una delle categorie maggiormente colpite è quella dei giornalisti, i quali posso veder messi in pericolo quelle garanzie fondamentali che sono alla base della libertà di espressione. Per questo motivo, sia i legislatori sia le Corti chiamate a decidere sull’ammissibilità o meno di questi provvedimenti devono riuscire a realizzare un difficile bilanciamento tra diritti di identico rango.

Organizzato in collaborazione con le Cattedre di “Informatica Giuridica”, “Informatica Giuridica Avanzata” e i Corsi di Perfezionamento in “Investigazioni Digitali” e in “Data Protection” dell’Università degli Studi di Milano (Prof. Giovanni Ziccardi – Prof. Pierluigi Perri).

   

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