In linea con la globalizzazione dei traffici, da anni le mafie italiane si sono internazionalizzate. L’Europa in particolare e altri continenti sono diventati un unico campo d’azione e di interazione con le altre criminalità mondiali. Paesi come la Germania, la Spagna, la Gran Bretagna, l’Olanda, il Lussemburgo e intere aree dell’Est Europa sono diventate, nel corso del tempo, centrali di riciclaggio, basi per traffici illegali e aree di transito, luoghi di protezione per latitanze, territorio di conquista per investimenti immobiliari e commerciali. Nella geografia degli interessi criminali dei clan alcuni paesi europei sono diventati fondamentali quanto e più dell’Italia. La questione è poco raccontata. Il magistrato Nicola Gratteri e il docente universitario e saggista Antonio Nicaso in un libro hanno definito la storia e geografia mondiale della 'ndrangheta. Nella serie di videoinchieste MafiEuropa di corriere.it invece la reporter Amalia De Simone mostra l'infiltrazione delle mafie italiane nei vari paesi europei.

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