In un'epoca in cui i politici di tutto il mondo promuovono false narrazioni e accusano i fact-checker di essere "fake news", spetta ai giornalisti evidenziare continuamente le bugie, o un fact-checking appassionato diventa troppo politicizzato? Quando critichiamo ripetutamente, rischiamo di diventare faziosi? La stampa deve essere sincera e imparziale, ma in un'era in cui le bugie viaggiano ovunque più velocemente di quanto la verità possa alzarsi dal letto, i giornalisti devono lasciare dietro di sé vecchi modelli di giornalismo "bipartisan"?

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