Gli sforzi globali per sostenere il giornalismo come bene pubblico sono aumentati in parallelo con l'escalation delle minacce dell'era pandemica. Le vendite dei giornali nei paesi a basso e medio reddito sono state particolarmente colpite dalla crisi. L'aumento del traffico delle piattaforme digitali non è inoltre riuscito in gran parte a convertirsi in un effettivo aumento delle entrate per i mezzi di informazione indipendenti. Ci sono perciò state chiusure senza precedenti, contrazioni di mercato e perdite di posti di lavoro in tutto il settore. I giornalisti sono stati dichiarati un "servizio essenziale" in molti paesi durante la pandemia, e ciò ha spronato chi si occupa di sviluppo dei media e di politiche di sostegno per le testate in difficoltà  a preservare il giornalismo indipendente e a salvaguardare il flusso di informazioni di qualità. Ma come devono essere finanziati i media indipendenti di interesse pubblico? E quali sono i modi migliori per rendere il giornalismo di qualità autosostenibile?

Il panel presenterà una valutazione commissionata dall'ONU delle risposte internazionali ai problemi di sostenibilità dei media, e condividerà raccomandazioni per stimolare il settore a livello nazionale e globale. Guidata da Anya Schiffrin (School of International & Public Affairs, Columbia University), autrice principale di un nuovo documento politico dell'UNESCO su questo tema, la discussione includerà anche le sue coautrici, Julie Posetti (ICFJ) ed Emily Bell (Tow Center, Columbia University), insieme a Branko Brkic - direttore della coraggiosa testata sudafricana Daily Maverick.

In collaborazione con International Center for Journalists.

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