La violenza del bullismo incide ferite profonde che possono restare per tutta la vita. Identità, sicurezza diventano così delle conquiste sfuggenti o impossibili. Di questo se ne rendono conto le vittime, costrette a fare i conti tutti i giorni con le cicatrici interiori. Mentre chi compie atti di bullismo potrebbe vivere senza mai prendere coscienza dei propri sbagli, una tappa fondamentale nel processo di crescita. Ma nessuno è veramente o debole o forte: tutti abbiamo delle fragilità da accettare e con cui imparare a convivere, tutti dobbiamo imparare a essere presenti a noi stessi e agli altri, nel prendere decisioni. Questi aspetti del bullismo sono al centro del nuovo romanzo di Giovanni Floris, Quella notte sono io (Rizzoli, 2017): un’occasione per discutere di un tema importante, alla presenza di studenti delle scuole superiori.

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