Cronache dalla Calabria: volti e storie dei giornalisti minacciati dalla ‘ndrangheta (2)

Il 2010 sarà ricordato anche per le numerose minacce rivolte a giornalisti e uomini delle istituzioni impegnati in prima linea nell’informazione giudiziaria calabrese. Vicende che raramente hanno occupato le colonne dei quotidiani nazionali, lasciando nel silenzio le vittime della ‘Ndrangheta e dei poteri occulti che regnano in riva allo stretto. Un tema affrontato nell’ambito della quinta edizione del Festival del Giornalismo, che ha visto diversi protagonisti impegnati al Centro Servizi Alessi. Presenti i giornalisti Lucio Musolino, Riccardo Giacoia e Roberto Rossi, il Pm  della Procura di Catanzaro Pierpaolo Bruni e nel ruolo di moderatore il freelance Andrea Merli. In apertura largo spazio a Musolino che ha ripercorso le vicende personali, dai primi articoli “scomodi” alle prime minacce, passando dal licenziamento dal quotidiano Calabria Ora, finendo con la sentenza di reintegro comunicata al Tribunale il 28 marzo. “Non è una storia che riguarda soltanto me – afferma lo stesso Lucio Musolino – ma è la storia di un gruppo di giornalisti. In ogni caso non siamo degli “eroi” ci siamo limitati a riportare dei fatti”. “La ‘Ndrangheta è sicuramente favorita da una zona grigia – continua Musolino – alimentata da un approccio quasi leggendario al fenomeno mafioso dal movimento politico regionale”. Pareri condivisi dal Pm Pierpaolo Bruni che ha precisato come “la ‘Ndrangheta si arrabbia con noi perché facciamo venir meno l’omertà”. “Negli ultimi anni in Calabria – continua Bruni – la situazione dell’informazione è migliorata, ma a livello nazionale qualcosa ancora non va. Per adesso sono state scoperte alcune cose e sicuramente tra qualche anno verremo a conoscenza di tante cose nuove”.  Da antologia le parole di Riccardo Giacoia, ex cronista del Tg3 da poco approdato al Tg1 ed esperto delle dinamiche affaristico-politico-mafiose calabresi. “Molte cose che conosco sulla Rai non le posso dire, io tengo famiglia. Non vi posso dire cosa succede perché devo pagare il mutuo. Togliendo alcune eccezioni, molte cose non passano”. Infine, il giornalista Roberto Rossi ha raccontato la sua esperienza maturata nella realizzazione di Avamposto (libro+dvd dedicato ai giornalisti minacciati in terra di Calabria), seguito da alcuni spezzoni del documentario allegato al libro.

Marco Bova