Google Digital News Initiative: promuovere l’innovazione e la qualità nel giornalismo digitale

Si è svolto oggi, sabato 9 aprile, presso la Sala Raffaello dell’Hotel Brufani l’incontro “Google Digital News Initiative: promuovere l’innovazione e la qualità nel giornalismo digitale”. Tema dell’incontro la Digital News Initiative (DNI), una partnership tra Google e alcuni editori europei per sostenere il giornalismo di qualità attraverso la tecnologia, favorire un ecosistema di notizie più sostenibile e promuovere l'innovazione nel giornalismo digitale.
Ludovic Blecher (Digital News Initiative Google) Madhav Chinnappa (direttore strategic relations Google) Matt Cooke (Google News Lab UK) Isabelle Sonnenfeld (Google News Lab Germany) hanno spiegato che cos’è e quali sono i tre pilastri che compongono il progetto: Sviluppo del prodotto, Formazione e ricerca e Sostegno all'innovazione.
Per quanto riguarda lo sviluppo del prodotto, i relatori hanno spiegato che lo scopo è favorire il dialogo con gli editori per creare degli ecosistemi innovativi per quanto riguarda le news. Gli editori stessi vogliono capire di più circa il mobile e il nuovo modo di consumo delle news, tant’è che diversi modelli di business si stanno sviluppando. Gli esperti di Google hanno creato un metodo per rendere la fruizione delle pagine dei siti via mobile più veloci grazie alle Accelerated Mobile Pages (AMP). Questo è stato possibile semplificando i codici dei siti e aggregando tutti gli strumenti che riuniscono l’accelerazione delle pagine. L’editore ha quindi due versioni della pagina: una pesante per il desktop e un’altra più lineare per il mobile. L’iniziativa è open source, favorendo il dialogo tra Google e gli editori ma non solo. Per quanto concerne la sicurezza dei giornali e delle fonti, è stato toccato il tema riguardante il come proteggere i siti che diffondono informazioni nel mondo. Per lo scopo è stato studiato e ideato Project Shields. Tra i nuovi attacchi informatici c’è il cosiddetto attacco DdoS, dove vengono impiegati un vasto numero di computer infetti per sovraccaricare il sito bersagliato con traffico fasullo e impedirne quindi l’accesso. Tra i media quelli che maggiormente richiedono Project Shield sono soprattutto piccoli editori che non hanno risorse finanziarie abbastanza elevate per pagarsi dei meccanismi di protezione.
Per quanto riguarda il pilastro Formazione e ricerca, spiegano cos’è  Google News Lab, un team di persone che lavorano con i giornalisti nelle redazioni, per formarli e comprendere come migliorare i tool a loro offerti. Tra i tool, viene illustrato il funzionamento di Google Trends e vari altri programmi creati in partnership per far fronte alle nuove sfide del panorama mediatico.
Infine, per quanto riguarda il settore Sostegno all'innovazione, spiegano il funzionamento di questi finanziamenti e come avvengono le selezioni per ottenerlo. Fine ultimo di questa iniziativa, come sempre per Google, è stimolare l’innovazione di progetti specifici, in larga parte con una parte nel digitale, per il mondo editoriale.

Tanya De Marzi