Domenica 28, Centro G. Alessi, ore 14.30
Il blogger Alessandro Gazoia, il fondatore del Post Luca Sofri, insieme al direttore di Europa Stefano Menichini, e il giornalista freelance Vincenzo Marino, hanno affrontato oggi il tema del giornalismo digitale, chiedendosi se sia davvero un'alternativa a quello cartaceo, e se sia usato nel modo migliore.
Ma, poiché sempre più giornali stanno chiudendo, e molte versioni online dei quotidiani cercano di conquistare un pubblico di lettori grazie a notizie da tabloid, per gli speaker dell'incontro sul web, il digitale non è ancora un'alternativa.
Alessandro Gazoia, del blog Jumpinshark, è autore dell'ebook “Il web e l'arte della manutenzione della notizia”, che spiega in maniera semplice in che situazione si trova l’informazione italiana oggi.
L'informazione ormai passa in buona parte da internet e dai tanti siti, come Il Post, Lettera43 e Huffington Post che, nati sul web, guadagnano sempre più lettori a scapito dei vecchi colossi cartacei.
A proposito di questi ultimi, come Repubblica e Il Corriere, Gazoia sostiene che le loro versioni online siano semplici trasposizioni del loro vecchio modo di fare giornalismo, che non hanno modificato, ma che hanno semplicemente prestato alla rete. Inoltre, molti siti sono primi per numero di lettori ma grazie, in buona parte, alla famigerata colonna di destra, quella occupata da gossip, da video hot e notizie da tabloid.
L'informazione italiana, oltre a essere totalmente immersa in una profonda crisi economica, vive in un contesto pigro, oltre che vecchio. Per questo sarebbe necessario e utile sfruttare al meglio il web, rendendolo innovativo.
Esempio emblematico è il caso di Europa, che oggi è un giornale prevalentemente online, sopravvissuto grazie alla rete, in cui ha trovato una fonte di rinnovamento.
La versione online è nata a febbraio e il sito ha già raggiunto picchi di 40 mila visitatori al giorno, record inaspettato. L'edizione cartacea esce oggi solo in tre città italiane, ma in compenso è stata ristrutturata completamente quella online, tagliando tantissimo i costi. Ma questi sogni di carta, inseguiti dai giovani giornalisti, sono allora destinati ad infrangersi? Sicuramente per evolversi occorre emanciparsi da questo modello obsoleto, sfruttare al massimo Internet e seguire soprattutto i modelli stranieri.
Giulia Mengolini