Information design e data visualization per il giornalismo

C’è una risposta ad ogni nostra domanda sulle informazioni che riceviamo a lavoro, a casa, sfogliando il giornale, in strada. Leonardo Romei, docente all’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Urbino, dove dal 2009  insegna semiotica, ne ha dato prova nel corso dell’incontro su “Information design e data visualization per il giornalismo” nell’ambito del prima giornata di incontri della nona edizione del Festival Internazionale di Giornalismo che va in scena da oggi e sino al 19 aprile a Perugia. Studioso di scienze della comunicazione, Leonardo Romei con esperienze di progettazione e consulenza nel settore editoriale, in particolare nei media digitali, ha offerto un vasto ventaglio di esempi per dimostrare come la grafica non sia soltanto estetica ma un modo per aumentare il livello di conoscibilità dei contenuti che si intende trasmettere.
“La grafica deve essere funzionale all’informazione che vogliamo trasmettere, è proprio la costruzione di un artefatto della stessa informazione. E così che nelle istruzioni d’uso del rasoio o nella mappa dell’ufficio ogni elemento grafico può rappresentare una comunicazione necessaria a chi la deve leggere. Molte volte si usa il colore pensando solo al dato estetico e non comunicativo. Viene meno allora la gerarchia delle notizie da fornire, cioè l’informazione principale non viene messa in risalto. È necessario invece, creare una priorità di informazioni visibili e che orientino chi sfoglia una brochure, chi osserva una mappa ad instaurare una connessione, una relazione così da esaurire le risposte alle domande che ci poniamo e magari generarne delle altre. Tutto ciò è possibile anche grazie ad un corretto uso degli elementi di espressione e degli elementi di contenuto. Proviamo ad esempio ad osservare il depliant allestito per questo festival. C’e un uso sistematico del colore che in qualche moda aiuta ad identificare tutti gli eventi con un colore diverso a seconda del giorno in cui si svolgono. Interessante è notare la mappa che schematizza i luoghi delle zone toccate dagli eventi. Con una scelta intelligente si riduce l’informazione (la mappa non contiene dettagli dei luoghi) ma si fortifica l’efficienza che quindi migliora la comprensibilità nella lettura della mappa”.
Dunque è importante costruire un sistema di comunicazione che nel tempo si è solidificato attraverso un abbinamento costante tra colore e contenuto. “Il riferimento è ad esempio ai semafori i cui colori ci suggeriscono la gestione del traffico o alle note musicali che si trascrivono sul pentagramma”.
Romei ha sintetizzato come nella grafica influiscano i numerosi segni a nostra disposizione come linee e punti anche nella loro diversità di grandezza. “Nel documento medievale in cui viene rappresentato il concilio di Nicea, ad esempio, i personaggi raffigurati grandi esprimono il senso dell’importanza e l’utilizzo dei colori vuole suggerire le presenze e l’esito del voto dei vescovi”.
Romei ha infine interagito con il pubblico della Sala dei Priori, dove l’incontro si è svolto, condividendo con esperti e non del settore l’importanza della progettazione grafica ed editoriale perché il design della comunicazione ci aiuti a trovare le risposte alle nostre domande.

Andrea Cassisi