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Julian Assange è un membro dell’assemblea di consiglio di Wikileaks, ed è visto in alcune sedi come il fondatore e la forza motrice dell’organizzazione. Wikileaks è un sito che pubblica testi anonimi e fa trapelare documenti di natura delicata riguardanti governi, aziende e religione, cercando sempre di salvaguardare l’anonimità e l’irreperibilità dei propri contribuenti. A un anno dal lancio nel Dicembre del 2006, il suo database è cresciuto fino a più di 1,2 milioni di documenti,  generando diversi articoli in prima pagina sui quotidiani, e riforme politiche. Il sito ha vinto il Premio New Media 2008 della rivista Economist, e il Premio New Media 2009 di UK Amnesty International per la pubblicazione di Kenya: The Cry of Blood – Extra Judicial Killings and Disappearances, un reportage della Commissione Nazionale Keniana per i Diritti Umani sulle uccisioni da parte della polizia keniana. Alcuni esempi di recenti pubblicazioni Wikileaks:

1. Quella che presumibilmente è stata la lista nera dei siti da censurare emessa dall’Autorità Australiana delle Comunicazioni e i Media (ACMA), secondo le leggi australiane proposte sulla censura in internet. La pubblicazione di questa lista ha ricevuto reazioni varie dai media e dai politici australiani. Una nota particolare fu emessa da alcune testate giornalistiche della stessa tipologia dei siti web sulla lista; mentre lo schema della censura in internet proposta dal Partito Laburista Australiano nel 2008 è stato lanciato con la chiara intenzione di prevenire la pedo-pornografia e siti relativi al terrorismo, la lista trapelata a Wikileaks contiene diversi siti non collegati a crimini sessuali sui minori. Dinanzi all’interrogazione in merito alla lista trapelata, Stephen Conroy, Ministro delle Comunicazioni, Banda Larga ed Economia Digitale del governo australiano laburista Rudd, ha risposto sostenendo che la lista non corrispondeva alla vera lista, ma minacciando di perseguire chiunque fosse coinvolto nella sua distribuzione. Il 20 marzo 2009, Wikileaks ha pubblicato una lista aggiornata datata 18 Marzo 2009; la sua lunghezza assomiglia di più a quella proclamata della lista nera ACMA, e contiene due pagine indipendentemente confermate come censurate dall’ACMA.
2. Il documento interno della Kaupthing Bank, datato appena prima del collasso del settore bancario in Islanda che ha portato alla crisi finanziaria Islandese 2008-2009. Il documento mostra che somme sospettose di denaro sono state prestate a vari proprietari della banca, e vasti debiti annullati. Gli avvocati di Kaupthing hanno minacciato Wikileak con azioni legali, citando leggi di privacy bancarie. Il documento trapelato ha causato un tumulto in Islanda, e potrebbe risultare in accuse criminali contro gli individui coinvolti.

venerdì 23 aprile - ore 14.00

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Julian Assange is a member of the advisory board of Wikileaks and is viewed in some quarters as its founder and driving force. Wikileaks is a website that publishes anonymous submissions and leaks of sensitive governmental, corporate, or religious documents, while attempting to preserve the anonymity and untraceability of its contributors. Within one year of its December 2006 launch, its database had grown to more than 1.2 million documents, leading to many front-page newspaper articles and political reforms. The site won the 2008 Economist magazine New Media Award and the 2009 UK Amnesty International Media Award for the 2008 publication of Kenya: The Cry of Blood - Extra Judicial Killings and Disappearances, a report by the Kenyan National Commission on Human Rights about police killings in Kenya. Examples of recent Wikileaks publications:

1. what was alleged to be the Australian Communications and Media Authority's blacklist of sites to be banned under Australia's proposed laws on Internet censorship. Reactions to the publication of the list by the Australian media and politicians were varied. Particular note was made by journalistic outlets of the type of websites on the list; while the Internet censorship scheme submitted by the Australian Labor Party in 2008 was proposed with the stated intention of preventing access to child pornography and sites related to terrorism, the list leaked on Wikileaks contains a number of sites unrelated to sex crimes involving minors. When questioned about the leak, Stephen Conroy, the Minister for Broadband, Communications and the Digital Economy in Australia's Rudd Labor Government, responded by claiming that the list was not the actual list, yet threatening to prosecute anyone involved in distributing it. On 20 March 2009, Wikileaks published an updated list, dated 18 March 2009; it more closely matches the claimed size of the ACMA blacklist, and contains two pages which have been independently confirmed to be blacklisted by ACMA.

2. the internal document from Kaupthing Bank from just prior to the collapse of Iceland's banking sector, which led to the 2008–2009 Icelandic financial crisis. The document shows that suspiciously large sums of money were loaned to various owners of the bank, and large debts written off. Kaupthing's lawyers have threatened Wikileaks with legal action, citing banking privacy laws. The leak has caused an uproar in Iceland and may result in criminal charges against the individuals involved.

friday 23 april - 14.00