Dagmawi Yimer è un regista di documentari etiope di Addis Abeba. Era uno studente di giurisprudenza, che a causa della forte repressione politica nel suo paese ha deciso di emigrare. Nell’inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia. In Libia, però, si è imbattuto in una serie di disavventure legate non solo alle violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo, ma anche e soprattutto alle sopraffazioni e alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni. Sopravvissuto alla trappola Libica, Dag è riuscito ad arrivare via mare in Italia, a Roma, dove ha iniziato a frequentare la scuola di italiano Asinitas Onlus, punto di incontro di molti immigrati africani coordinato da Marco Carsetti e da altri operatori e volontari. Qui ha imparato non solo l’italiano ma anche il linguaggio del video-documentario. Così ha deciso di raccogliere le memorie di suoi coetanei sul terribile viaggio attraverso la Libia, e di provare a rompere l’incomprensibile silenzio su quanto sta succedendo nel paese del Colonnello Gheddafi. Insieme ad altri migranti ha curato la regia del suo primo documentario Il deserto e il mare, nato dall'idea di raccogliere e archiviare le memorie del migrante, in collaborazione con Asinitas, Zalab e Aamod. Si occupa di mediazione linguistica e culturale per Asinitas Onlus, all'interno della stessa scuola di italiano per richiedenti asilo, rifugiati e migranti. Durante l'anno 2007/2008 realizza alcuni cortometraggi: Lo scarabocchio, Le sagome, Caravan e assieme a Marco Carsetti realizza Benvenuto a casa tua, sulle attività della scuola Asinitas. Recentemente ha realizzato, con Andrea Segre Come un uomo sulla terra, un documentario sulla migrazione dalla Libia verso l'Europa, prodotto da Asinitas, con la collaborazione di Zalab.
Dagmawi Yimer (Dag) was studying law in Addis-Ababa, Ethiopia, but because of the strong political repression in his country he decided to emigrate. In 2005 he crossed the desert between Sudan and Libya. Once in Libya, he not only came up against the violence of the racketeers who control the Mediterranean leg of the journey, but even more the brutality of the Libyan police, who arrest people without charge and then expel them from the country in inhuman conditions. Surviving a Libyan trap, Dag managed to reach Italy by sea, ending up in Rome, where he went to the Asinitas Onlus school, a meeting place for many African immigrants. There he was taught Italian and basic film-making techniques. In an attempt to break the wall of silence which hangs over what’s going on in Al-Gaddafi’s country, he decided to record first-hand testimonies of the terrible journeys across Libya through the documentary film Like a Man on Earth made with Andrea Segre. He also directed the short films Lo scarabocchio, Le sagome, Caravan and with Marco Carsetti Benvenuto a casa tua.