Immergersi nei dati. La Scuola di Data Journalism al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia

In passato i reporter investigativi soffrivano la scarsità di informazioni relative alle domande cui cercavano di rispondere. Anche se oggi il problema permane, i giornalisti devono inoltre fronteggiare una schiacciante abbondanza di dati. In un periodo di sovraccarico di informazioni, per essere utili alla società i giornalisti hanno bisogno di imparare a separare i segnali dai rumori, in modo da offrire una visione valida. I giornalisti devono equipaggiarsi con la conoscenza degli strumenti, delle tecniche e delle tattiche per lavorare con i dati in modo da ricavarne il massimo valore per i loro lettori.

Che cos'è la Scuola di Data Journalism e di cosa si occupa?

La scuola consiste di tre panel di discussione e cinque workshop. I panel affronteranno quesiti cruciali per aspiranti data journalist, editori e uomini-chiave nelle redazioni: che cosa può imparare l'aspirante data journalist dai successi del passato? Come può il data journalism salvare la tua redazione? Come puoi iniziare un'operazione di data journalism? Come puoi diventare un data journalist e di cosa hai bisogno? Nei workshop i giornalisti interessati a lavorare con i dati e i data journalist in erba impareranno da esperti del settore le abilità essenziali per reperire i dati di cui si ha bisogno, analizzarli e inserirli nelle storie da presentare.

Panel 2: Come  può il data journalism salvare la tua redazione?

Il giornalismo è sotto assedio. I modelli tradizionali sono al collasso. Sviluppare il know-how per usare i dati a disposizione più efficientemente, per comprenderli, generare e comunicare storie basati su di essi, può essere una grande opportunità per infondere nuova linfa nel giornalismo. Qual è il potenziale del data journalism? Come puoi iniziare un'operazione di data journalism? Come puoi guadagnare con il data journalism?

Moderatori: Liliana Bounegru and Lucy Chambers.

Organizzato in collaborazione con European Journalism Centre e Open Knowledge Foundation.