14:30 – Brufani, Sala Raffaello
Il tema principale dell'incontro è stato risponde alla domanda “come si racconta la notizia quando abbiamo a disposizione diversi canali di comunicazione” e spiegare come cambia il modo di relazionarsi delle aziende con il pubblico, in un momento in cui non c'è più l'intermediazione dei giornalisti e dei media tradizionali.
Alessio Jacona, giornalista e fotografo, ha guidato il panel, presentando Sergio Luciano, giornalista di Panorama, Paolo Di Matteo, rappresentante per il gruppo Enel, Paolo Poggio, giornalista per RAI News 24, e Paolo Valentino, inviato speciale per il Corriere della Sera.
Valentino ha raccontato la sua esperienza al Corriere della Sera, testata in cui non c'è molta integrazione tra la redazione della carta stampa e quella che si occupa del lato web. Il giornalista spiega che Twitter è una piattaforma stimolante e interessante, dove è possibile l'immediatezza della notizia ma anche la costruzione di una sequenza e quindi di un racconto. Valentino su Twitter segue degli account a cui dà molta autorevolezza, quali testate americane, Il Post o la BBC, che può utilizzare come fonti appunto perchè hanno molta credibilità.
Di altro parere è Paolo Poggio, per il quale Twitter è una fonte di spunti ma non di notizie. Il giornalista ritiene attendibile come fonte l'account della Marina Militare, unico tramite per avere notizie sulla situazione di Mare Nostrum, ma preferisce comunque verificare quando possibile, per evitare problematiche. Infatti, una questione delicata è quella della gestione della comunicazione durante le emergenze, come ad esempio nel caso del terremoto dell'Aquila o dell'Emilia Romagna, o anche durante l'alluvione di Roma. In questi casi, si è innescato un meccanismo di ridondanza dell'informazione sui social, in cui non era possibile sapere se la persona era presente all'evento per poterlo raccontare, o se lo aveva solo visto in televisione o su internet. Poggio ha affermato quindi che è necessario un controllo e una verifica delle notizie, prima di rilanciare un'informazione.
L'importanza dell'utilizzo dei social media diventa palese: sarà vincente chi non rimarrà ancorato ai vecchi schemi e integrerà l'attività sul web ai mezzi tradizionali. Infatti la notizia è già storia il giorno dopo sui giornali, quindi diventa indispensabile lavorare nell'immediato sul sito.
Sergio Luciano invece ha parlato di come cambia l'impegno del giornalista professionista, con l'entrata nel mondo digitale. Panorama è un settimanale, ma ha anche un sito internet e usa molto Twitter, quindi la quantità di lavoro del singolo giornalista è aumentato molto rispetto al passato.
Si parla quindi di “multi-modalità” non solo del metodo di output della notizia, ma anche della mentalità del professionista.
Paolo Di Matteo ha parlato invece del punto di vista delle aziende: in uno scenario in cui il mercato si è evoluto, cambia inevitabilmente il rapporto con i media tradizionali e con i destinatari finali.
Per raggiungere questi ultimi, le aziende possono intraprendere tre strade: utilizzare la pubblicità, essere attivi sui social media e produrre contenuti, diventando di fatto degli “editori”, o raggiungendo in maniera diretta i consumatori.
I dati raccolti non lasciano dubbi: il 70% delle persone si informa sul web prima di fare un acquisto. La risposta delle aziende è quindi il Content Marketing e la costruzione di una Media House. L'esempio di Red Bull ne è la prova: l'azienda ha promosso un'iniziativa vincente, in cui l'austriaco Felix Baumgartner ha deciso di lanciarsi da trentaseimila metri. Il progetto ha portato a dei risultati ottimi: record su Youtube (8 milioni di persone hanno visto la diretta, 52 milioni totali di visite, 405 milioni di visualizzazioni sul canale), record di conversazioni sui social, 250mila nuovi followers su Twitter, 270mila nuovi like su Facebook, oltre ad un ritorno in numero di followers per Felix Baumgartner. Questo è l'esempio di un ottimo investimento di una grande azienda, che ci fa capire che le dimensioni economiche contano, ma le idee molto di più.
L'ultimo argomento affrontato nel panel è quello delle notizie false: Valentino ha raccontato la sua esperienza durante le olimpiadi invernali di Sochi, quando sono uscite informazioni non veritiere sullo stato dell'organizzazione. I tweet “diffamatori” hanno prima creato una narrativa che ha caratterizzato il primo periodo delle olimpiadi, poi sono stati smentiti.
In conclusione, nello stato di evoluzione quotidiana in cui viviamo, dobbiamo renderci conto che le specializzazioni sono sempre meno rilevanti, e che quindi tutti dobbiamo omologarci ai nuovi schemi di comunicazione.
Federica Felceti