RICERCA E ANALISI CON CROWDTANGLE

“We’re just getting started”, questa l’espressione con cui si è conclusa la presentazione che Brandon Silverman, co-fondatore e CEO di CrowdTangle, ha esposto alla platea della Sala Raffaello. Il workshop tenuto da Silverman, in collaborazione con Asha Phillips, direttrice dell’area Asia-Pacifico di CrowdTangle, e Niddal Salah-Eldin, capo dei social media per WELTN24, ha voluto illustrare le modalità con cui è possibile utilizzare al meglio questa piattaforma e come effettivamente può venire impiegata da redazioni o aziende per implementare visibilità e consensi tramite le reti sociali.
CrowdTangle, lanciata come una startup no-profit, nonostante non possedesse grandi risorse, poteva fornire al mondo giornalistico e non la possibilità di semplificare l’utilizzo dei dati che, al giorno d’oggi, tendono sempre maggiormente a schiacciare le redazioni con la loro mole, allungando incredibilmente i tempi di lavoro. Tuttavia, le possibilità che offre questo strumento non si limitano a diminuire in maniera casuale le informazioni, ma permette di individuare le storie migliori, quelle che fanno tendenza, grazie alla funzionalità che consente al fruitore di ordinare le news in base all’andamento sui social di post e condivisioni.
Con l’acquisizione da parte di Facebook, inoltre, si sono aperte al team di questa piattaforma numerose possibilità che prima, a causa dello scarso budget, gli erano precluse: dopo soli tre mesi, CrowdTangle è diventato un servizio gratuito; il suo team ha potuto viaggiare molto – Berlino, Londra, Seattle, San Diego – e organizzare un numero altissimo di eventi e corsi di formazione, interagendo con scuole di giornalismo e instaurando un’importante partnership con Reddit.
Tutto questo si è sviluppato partendo dalle “local news” e cercando di integrare il giornalismo locale statunitense con le fonti poste su livelli internazionali, obiettivo che CrowdTangle non ha deciso di abbandonare, ma, al contrario, di riproporlo su una scala più vasta.
“We’re just getting started”, e chissà dove potrà arrivare.

Lorenzo Tobia