SOLUZIONI PER UN GIORNALISMO COSTRUTTIVO

Un nuovo modo di far giornalismo sta prendendo piede. Un diverso ecostistema informativo che cerca di rispondere sempre di più ai bisogni delle comunità. E' questa la necessità delineata all'Hotel Sangallo, in  un viaggio tra I vari history cases di giornalismo costruttivo.  Molte sono le definizioni usate per indicare le nuove vie intraprese e per  sottolineare il dialogo continuo con I lettori-cittadini, rispetto alla solo trasmissione delle notizie.
In questo nuovo paradigma, si colloca l'analisi di Federico Badaloni, architetto dell'informazione, che propone un modo alternativo all'istant journalism. “Se una testata vuole collaborare con I propri utenti deve capirne le necessità- racconta Badaloni-  Fino ad ora il giornalismo si è basato sul fiuto, a cui si può unire una ricerca etnografica e un'analisi dei dati. Occorre, inoltre, fare delle scelte che siano civiche e politche.” L'idea è, cioè, quella di un giornalismo che si fondi su un patto di fiducia e collaborazione con i propri lettori. La matrice da cui partire è la costruzione di una piattaforma, un bene comune  e di condivisione. Tutto ciò porta all'empowerment delle persone, che si responsabilizzano e si sentono parte di un qualcosa.
La sfida è proprio quella di promuovere valori che possano migliorare la vita comunitaria, pur non rinunciando alla propria indipendenza. Per  Andrew DeVigal, dell'Università dell'Oregon la partecipazione è un modo per promuovere tutto questo, in particolare “per garantire l'inclusione e l'integrazione.” Un'altra esperienza, che va in questa direzione, è quella del Solution Journalism. Una pratica che racconta delle soluzioni efficaci adottate come risposta ai problemi di una comunità. Un modo diverso di raccontare le notizie. L'informazione si trasforma, così, da watchdog a guide dog.
Ma giornalismo e attivismo possono andare di pari passo? E' una questione controversa per Cathrine Gyldensted, dell'Università di Windesheim. “L'importante è farlo nella trasparenza, dichiarando la propria mission.” Lo hanno dimostrato giornali come il Guardian che non ha avuto timore di prendere posizione in tema ambientale.  Collaborazione e partecipazione sono, dunque, il binomio vincente per un giornalismo che sia anche  azione.

Alina Dambrosio