Il Professor Ziccardi affiancato da Antonio Sofi ha presentato il suo libro Tecnologie per il potere. Come usare i social network in politica il 3 aprile presso la Sala dei Priori all’interno dell’Hotel Brufani. Il libro tratta di un tema attuale in Italia, in cui le elezioni sono sempre più frequenti e l’utilizzo dei social network sta acquisendo un ruolo sempre più centrale. Al giorno d’oggi ognuno di noi quotidianamente lascia inconsapevolmente delle tracce digitali nei social network, le quali vengono sfruttate secondo l’occorrenza dai politici per capire chi siamo, quali sono le nostre reazioni e desideri. Il libro del Professor Ziccardi si basa su questo concetto e parte dallo studio delle elezioni di Donald Trump nel 2016, il docente mette in evidenza la scelta del Presidente americano di convocare un esperto di marketing nel suo team ancora prima di un esperto in comunicazione. Questo è simbolo del cambiamento politico attuale che si basa sulla profilazione dell’elettorato tramite i social network. Sofi e Ziccardi hanno anche fatto un breve excursus storico, comparando la politica degli anni 80 e quella attuale constatando che si è sempre cercato di vendere la politica, quello che cambia è la tecnologia utilizzata per venderla. Oggi l’ambiente tecnologico ci permette di lasciare informazioni di noi stessi senza nemmeno accorgerci, tramite un like, un commento, una visualizzazione o il check-in in una determinata area territoriale che vengono raccolti con estrema facilità da dispositivi addetti alla raccolta dei big data. Durante la conferenza viene ribadito più volte che oggi un politico ha la capacità di conoscere delle persone più di quanto loro conoscano di loro stesse e questo è proprio dovuto all’analisi dei big data dei social network, nei quali permangono gli aspetti della vita condivisi sin dalla prima iscrizione, circostanze di cui ci si dimentica, che vengono collezionate e sfruttate nella raccolta dei dati utili all’elezioni politiche. La tecnologia permette perfino di effettuare dei test politici i quali risultati emergono in tempi fulminei. Il docente riporta l’esempio dei tweet come prova politica, i politici parlano tra di loro tramite tweet, scrivono dei post ed immediatamente conoscono le reazioni ed i commenti del pubblico sulla base dei quali modificano la direzione delle loro idee politiche. In merito a questo punto è stato discusso il fatto che la politica tramite la tecnologia si basa sull’emozione dell’elettorato e si caratterizza di una scarsa programmazione a lungo termine. L’opinione di Ziccardi è stata chiara, da esperto di tecnologia ritiene che essa potrebbe migliorare la società e i processi politici in questo caso, ma non viene utilizzata adeguatamente, la tecnologia secondo il Professore ha un potenziale enorme di cui viene usato solo un decimo delle possibilità che offre. Infine, Antonio Sofi e Giovanni Ziccardi mettono in luce la chiave morale del libro, che invoca la responsabilità dei lettori nel prestare attenzione a ciò che si fa online, perché tutto lascia un segno e può essere facilmente rilevato e sfruttato per ragioni politiche.
Elena Gandolfo - Volontaria Press Office IJF19