Verità e Giustizia per Giulio Regeni

“Non chiamatelo caso, non chiamatela vicenda, non chiamatela storia”. Così l’avvocato e difensore dei diritti umani Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia Regeni per una morte, quella di Giulio, divenuta di gran lunga di spessore internazionale.
L’incontro dell’8 aprile nella Sala dei Notari, assieme ai genitori Claudio Regeni e Paola Deffendi Regeni e i due giornalisti di Repubblica, Carlo Bonini e Giuliano Foschini e Alexander Stille della scuola di Giornalismo Columbia, ha creato non poca emozione anche nei confronti delle tante persone presenti.
Un evento emotivo per un tema che rimane di gran lunga attuale. Un corpo che continua a gridare, quello di Giulio, in attesa di una verità totale che ancora oggi, dopo 17 mesi, si può solo sfiorare.
“È un percorso difficile  – sostiene Carlo Bonini - dove anche fare il mestiere di giornalista è complicato. Il grande messaggio è quello di affrontare una strada sempre dritta senza indecisione senza incertezze. Non è facile parlare di un caso così doloroso”.
Il ruolo dei giornalisti sicuramente è stato importante così come sta facendo Repubblica tutt’oggi “ma non dimentico il saccheggio dei profili social di mio figlio per creare una storia personale che non ha nulla a che vedere con chi era veramente mio figlio” così la madre di Giulio che a stento, come tutti, riesce a trattenere le lacrime”.
Ciò che risalta l’incontro è la forza con cui i genitori portano avanti la vicenda per la ricerca della verità: “Ma perché proprio Giulio? Cosa farebbe Giulio? – si domanda la madre - nostro figlio avrebbe detto: “Mamma, papà andate avanti anche per me”. Parole che non hanno bisogno di un ulteriori aggiunte. Sarebbe tutto superfluo.
In una vicenda con diverse incertezze, una mezza verità oseremo dire, c’è una verità da rivelare.
È difficile chiedersi come finirà: “Giulio si è difeso da solo, quando si dice che da solo è stato torturato. Per 8 giorni e 8 notti”.
C’è una verità scomoda che a molti fa male affermare. Fino ad ora possiamo solo che “Giulio non è morto. È stato assassinato”
E fino ad allora noi non ci stancheremo mai di dire verita’ per Giulio Regeni!

Marcello Mastino