Sold out presso la “Sala Raffaello” dell’Hotel Brufani, dove Pierluigi Pardo e Gianluca Di Marzio hanno deliziato i tanti giovanissimi presenti con il loro racconto sul mondo della televisione e del calcio.“Video killed the press star? Il giornalismo sportivo tra televisione e nuovi media”, titolo scelto dallo stesso Pardo per il panel, è stato un incredibile successo di pubblico, conclusosi con l’immancabile mega selfie generale.
I primi elementi ad essere analizzati dai due giornalisti televisivi sono stati quella della qualità televisiva e della velocità di messa in onda. Pardo sottolinea subito il grande peso specifico di queste due tematiche che si combinano in quello che è l’attuale offerta televisiva: immagini ad altissima risoluzione e news a cascata che sempre più si basano su fonti inedite, quali, possono essere, i contenuti postati dagli utenti in rete. “Spesso i tweet arrivano prima delle agenzie” evidenzia lo stesso Pardo.
Successivamente il focus si è spostato sui contenuti ed è qui che è emerso in tutto il suo valore il discorso sulla qualità. Per Di Marzio è elemento imprescindibile il superamento di un linguaggio ormai obsoleto, a dispetto di una narrazione che spinga l’acceleratore sulla fantasia e sulla cura dei contenuti. Ingredienti, questi che possono essere sprigionati quando si vanno a raccontare le storie, ovvero il pane quotidiano, di cui si alimentano le migliori narrazioni.
Seguono le domande di una platea che non aspettava altro per scatenarsi a cui precede, però, l’avvertimento degli speaker “Non chiedeteci di Juve – Benfica o di calciomercato”. Raccomandazione presa alla lettera dagli spettatori che con i propri interrogativi hanno reso ancora più interessante una discussione ricca di contenuti ma anche di risate a raffica.
Immancabile la domanda sul rapporto tra calcio giocato e gossip, con sullo sfondo il triangolo Icardi, Wanda Nara e Maxi Lopez. Secondo Pardo va evitato un arrovellamento intorno a questioni del genere, ma nel caso di Sampdoria – Inter c’è stato il sovrapporsi di cinque, sei piani narrativi che era impossibile non incorporare nel racconto. Cosa diversa, invece, dall’ultimo litigio di Balotelli con la fidanzata.
Altra questione fondamentale sollevata dal pubblico, composto da molti giornalisti sportivi in erba, è stata quella della carriera. Come riuscire ad emergere in una situazione come quella attuale e quale percorso è consigliabile seguire per un giovane? Per Di Marzio la via maestra è quella della pratica, che spesso, come nel suo caso, passa per le tante tv locali disseminate sul territorio. In sintonia Pardo, che evidenzia come lo spirito di intraprendenza, abbinato ad una buona capacità di base, possa contribuire ad aiutare i ragazzi che vogliono affacciarsi a questo mestiere che, sfortunatamente per i tantissimi aspiranti, è per pochi e per il quale non vale di vivere un’ossessione nel caso non si arrivi al risultato.
Gennaro Buonavita