I due binari del giornalismo d’inchiesta contemporaneo sono il whistleblowing e l’indagine undercover. Se da un lato l’investigazione giornalistica si serve dell’accesso a dati, informazioni e documenti inediti per accendere i riflettori su temi di pubblico interesse, dall’altro lato, perseguendo lo stesso scopo, fa il percorso inverso: penetra in ambienti inaccessibili e racconta dall’interno dinamiche e protagonisti che altrimenti resterebbero sconosciuti.

Qual è la differenza tra un insider e un agente provocatore? È lecito fingersi qualcun altro per raccogliere informazioni? È possibile registrare di nascosto delle conversazioni? Sono le domande che puntualmente ci si pone dopo la pubblicazione di inchieste sotto copertura che suscitano scalpore. Come nel caso di Lobby Nera, la serie investigativa in cui il team Backstair di Fanpage.it ha infiltrato un gruppo d'influenza di nostalgici del fascismo per tre anni, svelando i suoi rapporti con la destra istituzionale.

Ma quanto è difficile inchieste undercover? E fin dove ci si può spingere? Ne parlerà il più importante giornalista d'inchiesta sotto copertura italiano, Fabrizio Gatti, insieme ad un giornalista di Al Jazeera Investigation, il team investigativo che con le sue inchieste ha fatto tremare la politica e le organizzazioni criminali di tutto il mondo.

Organizzato in collaborazione con Fanpage.it.

Foto