E’ titolo del laboratorio svoltosi nel primo pomeriggio alla Sala Lippi - Unicredit, un interessante confronto tra l’informazione locale tradizionale e quella on line.
Questo evento nasce da un’idea dell’ANSO - Associazione Nazionale Stampa Online e parte da un’analisi dell’informazione digitale in Italia e in Europa. Il nostro paese si posiziona in vantaggio sugli altri paesi europei, ma decisamente non all’altezza delle realtà statunitensi. In Europa non esistono praticamente testate di questo tipo, nate on line, ma per la maggior parte si tratta di versioni digitali di testate tradizionali. Diversa la situazione italiana che vede una certa vivacità nella dimensione locale della stampa on line.
L’intervento di Andrea Bettini, giornalista della sede RAI della Valle D’Aosta, traccia una panoramica del sistema di informazione locale on line negli Stati Uniti, paese all’avanguardia in questo tipo di informazione, che oggi registra una media di 3 milioni di visitatori al mese. La criticità dell’informazione locale on line risiede soprattutto nel mercato pubblicitario locale, spesso non sufficiente a sostenerne l’esistenza, pur tuttavia negli Stati Uniti questo mercato appare oggi in crescita.
Segue l’intervento di Guido Zoagli, editore e coordinatore di alguer.it, testata on line di informazione locale, nata ad Alghero nel 2000 e oggi leader nell’informazione provinciale e regionale sarda.
Altro giornale digitale locale è aostasera.it, rappresentato dalla direttrice Nathalie Grange. La giornalista aostana individua nella specificità dei “modi” dell’informazione, il successo della sua testata, che da 2001 rappresenta un punto di riferimento per i suoi corregionali, ma anche per i turisti, stanziali e di passaggio, che cercano notizie su cultura e spettacoli.
Dalla Valle d’Aosta all’Abruzzo per trovare Alessandro Biancardi, editore e direttore di primadanoi.it, ovvero, quando il sito web diventa canale di servizio in caso di calamità naturale. Il sito di Biancardi è stato, suo malgrado testimone del terremoto dell’Aquila e nelle prime, concitate ore è stato uno dei canali più frequentati proprio per lo scambio di notizie tra concittadini.
Conclude il giro degli interventi Enrico Martinet, giornalista de La Stampa che, in qualità di rappresentante della carta stampata, non crede che i giornali on line soppianteranno l’editoria tradizionale, così come non l’hanno fatto la radio e la televisione. i giornali digitali hanno una loro ragione di esistere nella specificità del territorio a cui fanno riferimento. Come le testate tradizionali sono soggette a vincoli e condizionamenti, primo fra tutti quello economico, fondamentale per la loro stessa esistenza.
Per concludere, l’informazione digitale locale ha il vantaggio di offrire al cittadino una partecipazione consapevole alla vita della suo territorio, come quella tradizionale ha bisogno di autorevolezza e qualità per essere fruita, dipende in modo massiccio dagli investimenti pubblicitari che è in grado di attrarre e, vista la situazione italiana si può realisticamente affermare che non è sempre vero che l’erba del vicino sia sempre più verde.
Mara Sordini