50mila tweet in 5 giorni: #ijf14 il Festival delle aspirazioni

Tanti partecipanti, tanta partecipazione, tanti temi. Così si può sintetizzare l’edizione 2014 del Festival Internazionale del Giornalismo.

Partito sull’onda dell’entusiasmo per la felice riuscita dell’operazione crowdfunding, il Festival ha goduto di una crescente partecipazione sia fisica che digitale.

544 relatori, 2.000 giornalisti accreditati, una stima di 60.000 partecipanti (fonte La Repubblica) sono numeri che portano definitivamente il Festival a livello dei grandi eventi europei e mondiali.

Soprattutto, questa edizione ha visto temi e speranze incrociarsi nei panel, nei vari giorni, nelle conversazioni online.

Per questo motivo l’abbiamo definito il Festival dei fatti e il Festival delle aspirazioni.

Nell’analisi delle conversazioni su Twitter, giorno per giorno, sono stati identificate delle parole e dei temi che indicano percorsi molto interessanti.

Le tag cloud sono state ripulite di tutti i nomi propri e i titoli di testate giornalistiche, proprio per mettere in evidenza i contenuti e non i veicoli di diffusione (umani o digitali).

Ognuno di questi temi trova una sua valorizzazione anche come presenza quantitativa

E non ci stupisce che in un evento nel quale si è molto parlato di precarietà, di remunerazione, di attribuzione dei diritti agli autori di contributi, UGC, il lavoro sia il tema dominante.

Così come non deve stupire che "fact checking" sia il secondo dei temi caldi: la diffusione dei mezzi di produzione di informazione/testimonianza rende fondamentale la verifica del materiale che si trova in rete.

La velocità è importante, la credibilità è fondamentale.

E sempre collegato alla credibilità personale, come non fare riferimento a quanto ci rappresentino le community che ci costruiamo intorno? Quanto contribuiscono alla percezione che i terzi si fanno di noi sia leggendo quanto scriviamo ma anche quanto scrivono i nostri contatti?

Gli strumenti di partecipazione

Lo scorso anno, si evidenziò un notevole balzo in avanti dei device mobili, smartphone e tablet. Anche quest’anno c’è una crescita, seppure più contenuta, dal 65% del 2013 al 72% del 2014.

I tablet incontrano una resistenza all’uso in mobilità anche perché le performance sono sostanzialmente uguali a quelle degli smartphone.
Vince quindi il più maneggevole.

I canali di comunicazione

Sappiamo che il Festival è un evento twittercentrico. Se nel 2013 il numero dei Tweet aveva raggiunto quasi 44.000 contributi, il 2014 vede superata la soglia dei 50.300.

Ci sono meno RT (si scende da oltre il 60% del 2013 a poco più del 52% del 2014) e più contributi originali. Leggiamo questo dato come un segno di partecipazione più attiva e più conversazionale.

La campagna per il crowdfunding ha anche potenziato la presenza su Facebook. Presenza che sorpassa i 2.000 contributi nei cinque giorni del Festival, e ben 764 di questi contributi sono condivisioni di foto o link.

Di fatto Facebook consolida il suo ruolo di canale di grande rilevanza non solo per tutto il lavoro di preparazione del Festival ma anche come strumento di condivisione durante l’evento stesso.

104 sono gli articoli rilevati che fanno diretto riferimento a siti di news: un numero rilevante, se si considera che siamo in un arco di cinque giorni.

Infine, la mappa delle connessioni ci mette in mostra una rilevante contribuzione dei partecipanti stranieri, nella parte alta a destra. Rispetto allo scorso anno appare più connotata e con relazioni più forti con il resto dei contributori.

È possibile leggere tutti i dettagli sulle conversazioni online attorno a #ijf14 in infografica.