Che futuro per la tv in Europa

È del futuro della televisione in Europa che si è parlato questa mattina alle ore 11,00 alla Sala Raffaello dell'Hotel Brufani. L'evento, moderato da Beniamino Pagliaro de “La Stampa”, ha visto gli interventi del deputato parlamentare Isabella Adinolfi, del direttore global public policy di Netflix Colin Bortner, del dir. Social media e digital marketing della Rai Antonella Di Lazzaro e del deputato Stefano Maullu.  La tv è vista oggi come medium resiliente nonostante l'impatto del digitale e negli ultimi tempi se ne parla a gran voce vista la proposta di un nuovo regolamento di cui si sta discutendo in Parlamento. La direttiva, come spiega l'Adinolfi, parte dal capire cosa si intende per televisione (da quella lineare, a quella digitale, al satellitare...). Essa si focalizza essenzialmente su tre punti: sulla pubblicità (non è da intendersi soltanto come spot ma anche come branding entertainment), sulla maggiore attenzione al pubblico composto da minori e sulla produzione dei contenuti. Molte le domande che ci si pone ultimamente a proposito di Tv quali ad esempio: è da considerare televisione anche l'audiovisivo presente all'interno dei siti internet? Le piattaforme sono equiparabili alla televisione? L'idea è quella di creare dunque un regolamento differenziato per mezzi differenziati e questo passo non è altro che un tassello di un quadro molto più grande.  Antonella Di Lazzaro, durante l'incontro, ha sottolineato come anche la Rai si sia riadattata al contesto del digitale subendo un'evoluzione continua dal 1968 ad oggi cambiando il suo modo di operare. Si passa dunque da una logica tv-centrica ad una focalizzata sull'utente. Oggi, come spiega la Di Lazzaro, per colpire positivamente tutto il pubblico bisogna prima attirare l'attenzione del singolo attraverso il dialogo e cambiando anche la composizione interna dell'organico Rai. Nasce infatti di recente un team per l'inclusione digitale  che oltre a studiare fenomeni come il digital divide cerca anche di far prendere consapevolezza ai più giovani delle potenzialità che ha l'ambiente digitale. Un ruolo fondamentale in questo percorso è dato dalle piattaforme che consentono non solo la digitalizzazione dei cataloghi ma fanno anche sì che si possano svolgere attività di customer care. Queste ultime contribuiscono fortemente al miglioramento continuo delle prestazioni Rai. Anche Netflix, come ha spiegato Colin Bortner, ha fatto dei cataloghi online il proprio modello di business. Gli utenti cercano attivamente i contenuti che più gli interessano ma l'esperienza del consumatore è comunque differente rispetto agli utenti Rai.

Federica Gorgone