Fimmine ribelli. Storie di donne di ‘ndrangheta

Sala dei Notari, 20.00

Piero Melati giornalista de Il Venerdì introduce la presentazione dell’ultimo libro di Lirio Abbate “Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il paese dalla ‘ndrangheta”;  fimmine è la scelta stilistica dell’autore di  non usare il termine fimmini, parola con cui i calabresi appellano le donne per sminuirle.
Il libro è un esempio di giornalismo investigativo, infatti, l’autore dichiara di aver passato molto tempo in Calabria per toccare con mano, sentire gli odori e per comprendere fino in fondo la dura realtà di queste donne ridotte a oggetto; donne che non possono uscire da sole, né iscriversi a Facebook, ma soprattutto donne che non possono ribellarsi alla volontà dei loro uomini. Basta un biglietto anonimo recapitato al padre di Maria Concetta accusata di tradire il marito su Facebook per farla riempire di botte salvo poi farla medicare da un medico amico della mafia. I figli degli ndranghetisti possono fare i medici e gli avvocati ma mai i carabinieri, carriera che a 10 anni dichiarò di voler intraprendere il figlio di Giusi Pesce e che gli costò botte e rimproveri alla madre che l’aveva educato male, secondo lo zio che gli chiese cosa volesse fare da grande.
Piero Melati paragona l’opera al libro 2666 di Roberto Bolaño, sul femminicidio a Ciudad Juarez, città messicana considerata tra le più pericolose al mondo.
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, lamenta la mancata informazione sul fenomeno mafioso in Italia, in particolare sulla ‘ndrangheta. Pif molto colpito dalla lettura del libro azzarda un paragone: “le donne siciliane sembrano Sex in the city a confronto, forse esagero”.
Il libro narra la storia di Giusi Pesce, della contessa che fu l’unica donna che sfidò un malavitoso calabrese e parla anche del Califfo e delle sue numerosissime amanti, tra cui una concorrente de Il grande Fratello. Intercettazioni raccolte di recente testimoniano che gli amici del Califfo, hanno letto il libro e uno di loro invita l’altro a non comprarlo perché di lì a breve ne distribuirà le fotocopie.
Lirio chiede a Pif di andare a Rosarno con la sua telecamera, protagonista insieme a lui de Il testimone su MTV, per portare nelle case degli italiani le storie delle donne di ‘ndrangheta e per spiegare che non è normale essere promesse in sposa a 13 anni.

Maddalena D'Urso