I media, l’immigrazione e i giorni della paura. Il monitoraggio delle notizie come strumento per la difesa dei diritti

L’immagine dell’immigrazione nei media italiani è statica e apparentemente immutabile, appiattita sulla dimensione dell’emergenza e della sicurezza. La “Ricerca nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani”, condotta dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza in collaborazione con il Centro d'ascolto dell'informazione radio-televisiva, costituisce il primo step dell’attività dell’Osservatorio Carta di Roma. Su 5684 servizi di telegiornale andati in onda nel periodo di rilevazione, sono stato solo 26 i servizi che hanno affrontato l’immigrazione senza contemporaneamente legarla ad un fatto di cronaca o al tema della sicurezza. Un altro istituto di monitoraggio, l'Osservatorio di Pavia, partecipa a una ricerca europea sulle paure percepite dagli europei, a partire da un’accurata analisi delle modalità e dell’intensità con le quali essa viene proposta e rappresentata dai mezzi di informazione. Ciò nella consapevolezza che viviamo in società, soprattutto in Europa, sempre più spaventate, timorose e perciò preoccupate di una realtà in rapido cambiamento, ma nelle quali la “paura” è “alimentata e utilizzata” per influenzare e condizionare gli orientamenti dei cittadini, le loro scelte anche politiche. Per capire di più e meglio diviene decisivo monitorare l'informazione dei principali canali televisivi e radiofonici, per individuare eventuali devianze rispetto alle previsioni dei codici deontologici, e intervenire nei luoghi in cui si forma l'immaginario collettivo, per impedire che questo si fondi su pregiudizi o immagini stereotipate, con i comportamenti correlati che ne possono conseguire.

Paola Barretta Osservatorio di Pavia
Gianni Betto direttore Centro d'ascolto dell'informazione radiotelevisiva
Gianluca Luciano fondatore Stranieri in Italia

In collaborazione con Radio Radicale