Alle ore 14, presso la Sala dei Notari, si parla delle indagini sulla scomparsa di David Rossi, portavoce della Banca Monte dei Paschi di Siena, trovato morto la sera del 6 marzo 2013. Dichiarato come un caso di suicidio da parte della procura di Siena, il caso Rossi lascia più dubbi che risposte. I più famosi riguardano il video della caduta di Rossi dall’ufficio della sede. A parlare di questi dubbi e molto altro ci sono Peter Gomez, direttore ilfattoquotidiano.it e FQ Millenium; Sofia Verza, scrittrice presso il centro di ricerca Global Freedom of Expression Initiative della Columbia University; Davide Vecchi, giornalista de Il Fatto Quotidiano; e, via Skype, Antonino Monteleone, inviato de Le Iene.
Il caso di David Rossi, ricorda Verza, resta un esempio della sensazione che le indagini svolte dalla magistratura di Siena non siano sufficienti. Verza sottolinea che è quindi necessario investigare punti controversi che vedono protagonisti proprio questi magistrati, forse complici di favori o di ricatti.
Il panel discussion si apre così con la storia di Davide Vecchi e della vedova di Rossi, Antonella Tognazzi, assolti da pochi giorni dal processo che li vedeva accusati di violazione di privacy per le loro indagini sul caso di Rossi. Gomez, accusando ai magistrati di aver agito con imperizia e spregio, ha ricordato loro di aver ignorato l’articolo 21 della Costituzione italiana. Questo articolo difatti garantisce alla libertà di parola e rende chiaro che la stampa non possa essere censurata. Gomez inoltre ricorda ai giovani giornalisti presenti di prendere esempio da talenti investigativi come quelli di Vecchi e Monteleone.
Si parla poi di Monteleone e di come il giornalista stesso si sia approcciato al caso di Rossi con molto scetticismo dato il grande rispetto che lui stesso porta nei confronti della magistratura. Man mano che le investigazioni sono andate avanti, l’inviato afferma di come fosse chiaro che ci siano dei tasselli mancanti riguardo all’indagine di Rossi. Monteleone racconta di come l’indagine la quale ha ricevuto una grande risposta da parte del pubblico, resti un’esperienza nuova per le Iene. Monteleone racconta poi di come la magistratura di Genova non stia ostacolando la redazione delle Iene nelle loro indagini. La procura Genovese, chiarifica Verza, ha difatti preso il controllo dell’indagine sul caso Rossi visto che la procura sta attualmente analizzando il caso del presunto abuso di uffici da parte dei PM di Siena. Monteleone afferma di aver risposto senza problemi alle domande poste dai procuratori sebbene abbia chiesto loro di accettare che le Iene avrebbero mantenuto l’anonimato delle loro fonti.
L’ultima domanda posta al panel è forse quella più difficile a cui rispondere: “Se David è stato ucciso, perché lo hanno fatto?”. Vecchi ricorda di come per ora, è necessario attenersi anche alla versione ufficiale del suicidio di David. Sia Vecchi che Monteleone considerano che, a rigore di logica, la versione di un possibile suicidio sia una tesi poco credibile. Nonostante ciò, i giornalisti sostengono di essere pronti ad accettare che Rossi si sia davvero suicidato, nel caso in cui questa tesi venisse appurata come verità. Per quanto riguarda le cause di un possibile omicidio, Monteleone descrive il suo come un ragionamento che può essere considerato apparentemente banale. “Questa è una storia che ha a che fare con il potere, l’intimidazione ed il denaro” dice. “E Rossi a Siena, era una scatola nera della banca.”
Lucrezia Vittori