Impresa impossibile. La crisi e chi combatte per vincerla

Alle ore 17.30 del giorno 2 maggio in Sala del Notari, Corrado Formigli conduttore di Piazzapulita,  ha dialogato con la designer Benedetta Bruzziches e Oliviero Toscani, fotografo. Si è partiti dal libro scritto da Formigli che racconta otto storie di imprenditori geniali, coraggiosi, controcorrente, che hanno saputo combattere e vincere la crisi. Il suo è  un reportage sull'industria italiana, un racconto ricco di impressioni attraverso un deserto imbruttito dalla cementificazione del territorio, non più ricco, ma silenzioso.
Tra capannoni e fabbriche ormai chiuse nel varesotto si può trovare Rizoma di Fabrizio Rigorio che ha compiuto un gesto d'amore nei confronti dei suoi dipendenti. Solo grazie alla creatività e all' intuizione si può far rifiorire il nostro paese.
Bisogna capire che oggi si deve ricercare il valore aggiunto per dare all'Italia quello che gli altri non hanno. Tre sono le chiavi di volta indicate da Formigli: la bellezza, la generosità (ossia la capacità di condividere un progetto comune) e la sobrietà piuttosto the il lusso sfrenato.
Un altro esempio virtuoso è quello di Alessi Michele, ultimo sopravvissuto in un distretto industriale dove gli altri hanno delocalizzato: Alessi non ha mandato in cassa integrazione i suoi dipendenti, ma si è messo all'opera in prima persona. Formigli ha sottolineato la necessità di tutelare il capitale umano evitando di badare esclusivamente ai profitti, bisogna dare e avere, dare e restituire cosi da farsi carico di un bisogno collettivo.
La terza guerra mondiale è la crisi e la nostra generazione è quella dei ventenni pronti a tutto. Nel clima di un nuovo dopoguerra italiano "se vuoi farcela, devi avere ancora fame", si deve far rifiorire la capacità manuale e artigianale, le giovani generazioni devono liberarsi delle vecchie generazioni, ricominciare a pensare: da questo punto di vista, secondo Oliviero Toscani, la crisi scuote le coscienze e ha una funzione catalizzatrice verso la crescita.
Oltre alla necessità di investire in risorse umane, Benedetta Bruzziches ha parlato dell'artigianato come di una crescita spirituale. Dalle idee bisogna passare a una loro realizzazione concreta (testa-mani), se solo decidiamo le cose sono possibili. Il lavoro è il mezzo di espressione che ognuno di noi possiede, ma essere creativi non basta, bisogna fare, attuare, concretizzare.
Francesco Mutti, invece, intervistato nel libro da Formigli, ha parlato dello scandalo della terra dei fuochi come di uno scandalo che colpisce l'immagine dell'Italia interna, ma ha riscontrato un'eccessiva tolleranza, ignavia del popolo italiano. Di qui il bisogno di ritrovare la capacità di indignarsi a di credere ancora nel nostro paese.

Silvana Farina