Diversi sono stati i punti toccati nell’intervista al Presidente della Camera Roberto Fico, svoltasi a Palazzo Priori con Arianna Ciccone. Si è parlato molto di Europa, di come rappresenti una grande chance per l’Italia e di come potrà costituire una sola voce per la politica estera quando diventerà più forte. Questo contratto tra nazioni non può che non essere un grande equilibratore di costruzione di pace.
Ormai non si può più affermare che in Italia non esistano destra e sinistra, dopo che al governo è emersa con prepotenza una destra sempre più forte. Con il ministro Fontana che afferma che la famiglia naturale è sotto attacco e un Ministro dell’Interno che ripristina ‘padre’ e ‘madre’ sui moduli, il Presidente della Camera invece si schiera dalla parte della tutela dei minori e invita a chiedersi se sia meglio che un bambino venga adotttato da una coppia di due uomini o di due donne, che lo crescono con amore, o che non abbia né un padre né una madre.
Si schiera anche dalla parte del ragazzo di 15 anni che ha sfidato Casapound con un “Nessuno venga lasciato indietro”. Sul popolo dei rom e dei sinti c’è tanta ignoranza, non si sa la loro storia, così antica, affascinante ma allo stesso tempo difficile e come sono stati perseguitati nei campi di concentramento. “Quello che è riuscito a trasferire quel ragazzo è qualcosa di meraviglioso. Una società che vuole mettere chi è in difficoltà contro chi è ancora più in difficoltà non è una Repubblica. Ringrazio Simone e tutti quelle che difendono le persone”.
Ma si è parlato anche di giornalismo e delle tante promesse fatte in passato per liberare la RAI dai partiti politici che hanno distrutto il servizio pubblico. “Ho lottato per una tv pubblica libera da forze politiche, contestando la legge di Renzi per cui l’AD della RAI viene scelto dal Presidente del Consiglio” risponde il Presidente della Camera.
In un paese con una libertà di informazione a livelli imbarazzanti per le guerre temerarie e le minacce ai giornalisti dai gruppi criminali, Arianna Ciccone ricorda la querela di Salvini a Roberto Saviano. “Anche sentendomi offeso dalle dichiarazioni, al posto di Salvini non lo avrei mai denunciato. Dobbiamo riuscire a difendere chi vuole fare bene il proprio mestiere” conclude Roberto Fico.
Sara Boscolo Zemello - Volontaria Press Office IJF19