ore 15:30, Palazzo Sorbello
Tonia Mastrobuoni, corrispondente in Germania per 'La Repubblica', ha moderato il panel incentrato sulla tematica dell'integrazione dei mulsulmani nei paesi europei, facendo attenzione ai numerosi movimenti antislamici nati in Occidente e particolarmente in Germania. Franco Cardini, dell'istituto italiano di Scienze Umane, ha parlato delle forme di incomprensione che noi occidentali abbiamo nei confronti dei musulmani. Oggi persiste una società che si schiera senza comprendere e affidandosi a canali di totale disinformazione attraverso cui passano notizie esasperate, come quella delle "invasioni annunciate" di stranieri, poi smentite dai dati e dai fatti. Oggi, ha detto Cardini, la maggior parte dei musulmani sono occidentali, nel senso che si formano nelle "nostre" università e vivono secondo valori tipici dell'Occidente. A suo avviso bisogna lasciar cadere gli stereotipi sull'islam ma non sempre abbiamo abbastanza mezzi e istituzioni per incontrarci e nemmeno la volontà di farlo. Come "soluzioni" sottolinea l'essenzialità dell'incontro ma anche l'ammissione da parte nostra di scarsa conoscenza. Dobbiamo aprirci alle comunità islamiche attraverso il dialogo, riscoprendo radici comuni. Egli ha sottolineato che le immagini stereotipate sul mondo islamico si formano anche a causa di un giornalismo non sempre corretto. Michael Braun, Die Tageszeitung, ha parlato dei movimenti antislamici nati in Germani negli ultimi anni, alcuni dei quali sono legati alla politica e che rispondono a una spinta populistica che é più ampia e che riguarda tutta l'Europa. L'Ingresso di rifugiati nel paese ha suscitato paura tra la popolazione non soltanto legata a motivi religiosi ma anche perché i rifugiati diventano capro espiatorio dei pregiudizi e dei problemi già esistenti nel paese. Molti immigrati musulmani si trovano a vivere in Europa con tradizioni, usi e costumi diversi ma che non hanno nulla a che fare con la religione.
di Alessandro Bottone