Italians and the UK. Storie di italiani nel Regno Unito ieri e oggi

Il ruolo degli italiani nella storia del Regno Unito, prima e dopo la Brexit. È questo il focus di “Italians and the UK. Storie di italiani nel Regno Unito ieri e oggi”, presentato oggi nell'ambito del Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia.
Protagonisti dell’incontro, moderato da Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice, Lorenzo Colantoni, giornalista freelance, e Riccardo Venturi, fotoreporter, compagni di viaggio nell'ideazione e gestione del progetto.
Obiettivo, raccontare con un linguaggio originale e completo la presenza dei nostri connazionali in un Paese in costante cambiamento. Ecco che il reportage cambia volto, e si trasforma in una riuscita combinazione di analogico e digitale.
“Un lavoro che nasce circa un anno fa - ha rivelato Riccardo Venturi - quando la Brexit era solo nell'aria. Volevamo trovare un modo nuovo per raccontare la presenza e influenza degli italiani nel Regno Unito, unendo parole e immagini. Il risultato è una mescolanza di strumenti, autonomi e complementari al tempo stesso, quali pubblicazioni cartacee e materiali multimediali”.
Realizzato in collaborazione con National Geographic Italia e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il lavoro si compone di un libro e di un documentario per il web. Lo scopo di destinare a Internet la fruizione testimonia la necessità di un cambiamento profondo del linguaggio giornalistico. Per Lorenzo Colantoni, molti spunti arrivano dalla stampa internazionale: “Il New York Times e il The Guardian, in particolare, sono grandi fonti di ispirazione”.
Puntare sull'integrazione, tuttavia, non vuol dire snaturare gli strumenti utilizzati. “Il libro - ha rimarcato a questo proposito Colantoni - non è un’appendice, ma parte integrante del racconto. Ma con nuove potenzialità. Ecco che, nel nostro caso, è interattivo”. Le pagine, ha spiegato poi il giornalista, contengono i codici postali dei luoghi oggetto dell’indagine, in modo da renderli “navigabili” tramite Google Maps.
Ma si tratta solo di un inizio, come riportano i due protagonisti dell’evento. Dal Regno Unito, infatti, il programma è di raccontare gli italiani anche nel resto d’Europa. Un piano che è già in atto.

Annalisa Masi