Tre personalità di spicco della radio italiana e una sola tesi condivisa: Twitter non manda in pensione la radio ma la rende più longeva ed efficace rispetto alla tv. Marina Petrillo (direttrice Radio Popolare), Simone Spetia (Radio 24) e Luca Bottura (Radio Capital) hanno tenuto un panel per confermare questa tesi attraverso le loro diverse esperienze con cuffie, microfono e Twitter sotto mano. “Twitter e radio sono uno sposalizio ideale, soprattutto per chi come me fa della radio parlata – ha spiegato Marina Petrillo -. In tv questa interazione non ci può essere perché il video o te lo godi o lo subisci”. Simone Spetia ha invece raccontato come la consonanza tra Twitter e radio attraverso i famigerati troll. “Oggi i tweet sostituiscono gli sms in radio e i troll sono molti di meno. È infatti molto più facile nascondersi dietro un sms piuttosto che dietro ad un profilo dove in qualche modo devi comunque mettere la faccia”.
Luca Bottura si è soffermato sul campo della satira, raccontando come oggi si faccia anche scouting di satira attraverso i tweet più divertenti. “Twitter ha cambiato la satira sul web, non va demonizzato – ha aggiunto – la riflessione che dobbiamo fare è sul perché esista solo una rivista satirica in Italia e sul perché io a 46 anni sia considerato ancora un giovane autore”.
Matteo Agnoletto