Giuseppe Cruciani, dal bar Bellavista dell’Hotel Brufani per Radio 24, è uno dei più importanti eventi radiofonici di questa edizione del Festival Internazionale del Giornalismo. La Zanzara, la fortunata trasmissione di Radio 24 condotta da Cruciani con David Parenzo, è una continua carellata di battute e ilarità sui paradossi della società e della politica italiana. Diversi gli ospiti che si sono avvicendati a questi microfoni nel corso della sua storia; molto noto è il carattere forte e senza peli sulla lingua di Giuseppe Cruciani, classe ‘66.
La prima parte del programma è dedicata alle frasi più inverosimili pronunciate da personaggi di spicco della politica italiana. Da chi afferma che non è vero che i tassi per i politici sono bassi a chi come Mastella non si arrende all’età, affermando “C’è bisogno dei giovani ma anche di professori della politica non buttatemi via”. E ancora l’auto-definizione di Giampaolo Pansa non trascrivibile per motivi di buon costume e Grillo che si chiede che razza di mestiere sia il politologo.
Gli ospiti della puntata sono due personaggi che, guidati da Cruciani, hanno fatto uscire il loro lato “comico” pur non essendo dei comici. Si tratta di Gianluca Bonanno, deputato della Lega Nord e sindaco di Varallo Sesia, famoso per aver affermato in passato che “La Padania esiste perchè esiste il Grana Padano”, e Michele Botta, possibile futuro pro sindaco di Varallo per un progetto in cui per le prossime elezioni si vorrebbe fare di questa città il primo paese ad avere due sindaci. “State fregando la legge ma va bene così” commenta ironico Cruciani, e alla domanda di Parenzo su cosa pensi il deputato leghista sui gay e sui possibili gay pride nel suo paese, quest’ultimo risponde “Che li vadano a fare allo Zoo Safari”.
Nella seconda parte del programma si continua a trattare il mondo politico italiano con uno spiccato senso del ridicolo, passando dai titoli del Tg3, dalla Borghezio Special Collection, una sorta di fenomenologia di Borghezio con una serie di frasi che lo hanno reso celebre, alla discussione delle dinamiche politiche improbabile e utopistiche degli ospiti Bonanno e Botta e la senatrice Ombretta Colli, presa di mira per i suoi rapporti con Formigoni e le doppie nomine da sottosegretario della regione Lombardia e senatrice della repubblica. “Dove lavora di più?” “La vita di un senatore non è certo un lavoro a tempo pieno ma non le so dire quanto tempo mi impiega. Ma alla fine mi appassiono e mi diverte lavorare”. Le chiamate degli ascoltatori che pongono le domande che cercano di mettere in difficoltà i due conduttori o che espongono i loro pensieri e le loro ricerche sul web con risultati che aguzzano l’ingegno dialettico di Cruciani. Ospite anche Antonio Mastrapasqua presidente dell’Inps a cui chiedono da subito: “cosa si fa guadagnando 2,2 milioni all’anno? Lei poi ha tanti incarichi...” e subito la replica: “Se è per questo anche Cruciani non fa solo lo speaker ma lavora in tante altre cose”.
Daniele Palumbo