“Mappe dinamiche per il web” è stato il workshop sull’utilizzo delle mappe nel giornalismo online che si è tenuto oggi mercoledì 15 aprile alle 16.30 nel Centro Servizi G. Alessi.
A presentare i principali software con cui creare cartine geografiche interattive sono stati Danilo Fastelli giornalista de Il Tirreno, Marianna Bruschi de La Provincia Pavese e Giuseppe Boi de Il Centro.
“Le mappe sono la migliore visualizzazione per le notizie” ha detto Danilo Fastelli che ha parlato dell’importanza di aggiungere informazioni geografiche ai propri racconti virtuali. Ognuno di noi può dar vita alle mappe da pubblicare e condividere su un sito web o sul blog personale. Lo strumento più conosciuto e utilizzato per realizzare mappe interattive è Google Maps: il programma è gratuito e con MyMaps dà la possibilità di descrivere luoghi, itinerari ma anche di aggiungere fotografie. E’ stato utilizzato da Il Tirreno per individuare le 37 bandiere arancioni 2015 presenti in Toscana. Un altro servizio gratuito offerto da Google per creare cartine geografiche dinamiche è Fusion Table che, con la funzione Merge, consente di incorporare fogli excel.
A chiarire l’utilizzo e la funzionalità di CartoDb per la mappatura virtuale dei dati è stata la cronista genovese. Il servizio è in abbonamento e, oltre al login, richiede un foglio excel con la longitudine e latitudine del luogo che si vuole inserire. Un altro strumento è Snapwidjet che permette di raccontare un evento attraverso fotografie postate su Instagram e di creare delle vere e proprie mappe attraverso una ricerca fatta per hashtag.
Sul web si può anche illustrare il proprio viaggio, lo spiega Giuseppe Boi, responsabile del sito internet del Centro. Con Tripline si possono descrivere le proprie storie attraverso delle mappe aggiungendo anche i propri scatti. Il servizio funziona anche con Twitter ma incorpora solo i tweet delle ultime 48 ore. Un’altra applicazione web per narrare i propri racconti virtuali - dice Boi - è Storymap che è “un vero e proprio mix tra una mappa di Google e un powerpoint”. Un piccolo accenno merita Thinglink, un software che rende le immagini sul web interattive e dinamiche con l’aiuto di semplici tag.
Ilenia Inguì