Gianni Biondillo si è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Come saggista ha pubblicato - per l’Universale di Architettura diretta da Bruno Zevi - Carlo Levi e Elio Vittorini. Scritti di Architettura (1997) e Giovanni Michelucci. Brani di città aperti a tutti (1999). Nel 2001 ha pubblicato, per Unicopli, Pasolini. Il corpo della città, con una introduzione di Vincenzo Consolo e nel 2008, per Guanda, la raccolta di saggi su architettura, territorio e società, Metropoli per principianti. Il suo primo romanzo, pubblicato nel 2004, è Per cosa si uccide. Sempre per Guanda sono usciti Con la morte nel cuore (2005), Per sempre giovane (2006), Il giovane sbirro (2007) e Nel nome del padre (2009). È curatore della raccolta di racconti erotici Pene d'amore (2008) ed è coautore, con Severino Colombo, di Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo (2008). Il suo ultimo libro, scritto assieme a Michele Monina, è Tangenziali. Due viandanti ai bordi della città (2010). Ha scritto su La Repubblica, L’Unità, GQ, Sette ed altre riviste. Tiene una rubrica fissa sul mensile Costruire. Pubblica regolarmente sul Corriere della Sera. Fa parte della redazione di Nazione Indiana, il blog culturale più letto della rete.
Gianni Biondillo writes regularly for the Italian daily Corriere della Sera and Nazione Indiana, the most widely read Italian culture blog. He has written for La Repubblica, L’Unità, GQ, Sette and various other publications. He is the author of Carlo Levi e Elio Vittorini. Scritti di Architettura (1997), Giovanni Michelucci. Brani di città aperti a tutti (1999), Pasolini. Il corpo della città (2001) and Metropoli per principianti (2008). His first novel was Per cosa si uccide (2004), followed by Con la morte nel cuore (2005), Per sempre giovane (2006), Il giovane sbirro (2007) and Nel nome del padre (2009). He edited the collection of erotic fiction Pene d'amore (2008) and is the co-author with Severino Colombo of Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo (2008). He latest book, written with Michele Monina, is Tangenziali. Due viandanti ai bordi della città (2010).