Tiziana Ferrario è una delle principali anchorwomen del Tg1. Inviata di guerra in diversi paesi (Afghanistan, Iraq, il Medioriente, Africa), ha raccontato la sua esperienza in Afghanistan nel suo bestseller Il Vento di Kabul (2006). Ha vinto diversi premi, tra cui nel 2002 il premio Carlo Casalegno, nel 2004 il premio Ilaria Alpi come corrispondente di guerra nell’Uganda del Nord e nel 2005 il premio Antonio Russo. Nel 2003 le viene consegnata dal Presidente Ciampi l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica per il suo lavoro giornalistico.
Nell'aprile 2010 viene rimossa dall'incarico di conduttrice del Tg1. I comitati di redazione di Tg2, Tg3 e Rai News condannano la rimozione di tre conduttori del Tg1 "senza adeguate motivazioni professionali e senza offrire ai colleghi una collocazione adeguata all'importanza e alla centralità del ruolo che svolgevano". La sua rimozione scatena polemiche: i consiglieri di minoranza del CdA Rai parlano di «epurazione», ma il direttore Augusto Minzolini afferma che la decisione era stata presa molto tempo prima, con l'obiettivo di «mettere volti nuovi». Il 24 giugno torna sugli schermi di Rai 3 come conduttrice del Premio Ilaria Alpi. Nel mese di dicembre 2010 crea un servizio per il Tg1 della sera nel quale compare con la sua voce. Il 29 dicembre, sempre del 2010, viene reintegrata alla conduzione delle ore 20.00 del Tg1 dopo il ricorso in via d'urgenza che aveva presentato in seguito alla decisione del direttore del Tg1 Augusto Minzolini di rimuoverla dalla principale edizione delle 20.00.