Oleg Kashin è uno dei giornalisti più famosi in Russia, che più volte ha denunciato la mancanza di democrazia nel suo paese. Ha scritto per quotidiani e riviste tra le quali Expert, Forbes, Istvestiya, Komsomolskaya Pravda e Kommersant. Ha criticato aspramente le attività del governo russo, la guerra in Cecenia, e i movimenti giovanili nazionalisti e fascisti che sono vicini al governo. Il 6 novembre 2010, Kashin è stato aggredito da ignoti fuori dal suo appartamento a Mosca e gravemente ferito. Ma questo gesto non ha fermato la sua penna, ed ha già ricominciato a pubblicare articoli anche sul New York Times. L'inchiesta per il tentato omicidio di Kashin è affidata a Sergei Golkin, che sta indagando sugli omicidi dei giornalisti Anna Politkovskaja e Paul Klebnikov - che devono ancora essere risolti. Per la prima volta, i giornalisti di Mosca hanno unito le forze per protestare contro il tentato omicidio di Kashin, che qualcuno addirittura ipotizza essere stato ordinato dallo stesso stato russo. Hanno organizzato manifestazioni, scritto al Presidente Medvedev e pubblicato un’edizione speciale con il titolo “Kashin”. Oleg aveva consegnato il manoscritto del suo ultimo romanzo - che descrive grottescamente lo stato delle cose nella Russia moderna e che anticipa in modo inquietante i successivi fatti di cronaca - al suo editore Ad Marginem due mesi prima dell’aggressione. Il ibro è stato pubblicato nel gennaio 2011.