Omar Mohammed blogger e storico, Corrado Formigli Piazzapulita La7
16.45 – Sala dei Notari
Il 7 giugno 2014, l’Isis conquista Mosul. Milletrecento guerriglieri fanno irruzione in città e la conquistano, stabilendone la sede dello stato islamico e cominciando una repressione spaventosa, una dittatura senza precedenti. Un giovane uomo, di soli 28 anni, Omar Mohammed, intervistato per il pubblico di IJF18 da Corrado Formigli, si nasconde nella propria casa nella città sotto assedio e comincia a raccontare la Mosul in mano all’Isis. Lo fa con un blog, il “Mosul Eye”, che diviene l’unica via di libertà in una realtà di segregazione, morte e terrore. Quando i soldati dell’Isis hanno fatto irruzione in città, Omar stava preparando un esame per i suoi studenti universitari, ma quei ragazzi non hanno mai potuto rispondere a quelle domande. Durante l’entrata dei guerriglieri, in città si alzavano voci come “Viva lo stato islamico”. Dopo poche ore i soldati avevano conquistato la città.
Il blog è stato un esperimento estremamente pericoloso. Omar rischiava la vita e solo grazie all’aiuto di un amico, che aveva lasciato i propri contatti al posto suo, per utilizzare la rete internet dell’Isis, l’unica disponibile nella città sotto assedio, ha potuto continuare a comunicare. Omar ha finto di essere religioso e vicino ai terroristi per avere più informazioni possibili e poter raccontare oggettivamente quello che succedeva. Il pericolo di morte c’era, ma raccontare era diventata una responsabilità morale, l’unica voce per milioni di persone in una prigione a cielo aperto.
Benedetta Baronti