Sala Raffaello, ore 15.30
Secondo giorno dell’International Journalism Festival: la rassegna comincia ad essere realmente internazionale. Giunto da poco a Perugia, Rakhal Ebeli ha fondato in Australia una nuova piattaforma, Newsmodo, con peculiarità precise e ben definite: questa permette infatti ai giornalisti di trovare o vendere contenuti in tutto il mondo.
“Sono un giornalista televisivo, un reporter per NetworkTen, abbiamo lanciato questa piattaforma in un evento a Londra, che è stato molto importante per noi, in quanto è stato l’inizio di un progetto che noi speriamo essere grande”, dice il giovane giornalista, che prima di continuare si accerta di quanti giornalisti ci siano in sala, di quanti di questi siano freelance e di quanti, invece, desiderino imparare qualcosa riguardante il mondo del giornalismo, in modo tale da impostare il discorso in un certo modo, piuttosto che in un altro.
Ebeli parla di come e quanto la dinamica della raccolta di dati e, soprattutto, contenuti fosse diversa, esplicitando anche alcuni modi utilizzati in passato per ricercare le notizie in diversi modi, “il panorama è cambiato molto velocemente, c’è crisi, ed ho imparato ben presto che non era solo una tendenza che stava colpendo non solo l’Australia, ma anche altri paesi, come gli Stati Uniti”.
Ed ecco che comincia col raccontare del suo percorso e dell’approdo a Newsmodo: “nel 2011 ho lanciato un’applicazione molto rudimentale, NewsMe, che consentiva ai cittadini di avere un accesso molto facile, chiunque poteva fare una fotografia e venderla. Per me è stato l’inizio di Newsmodo; questa piattaforma è importante anche per raccontare una storia e vendere proprio quella storia, non si tratta solo di un aggregatore di contenuti, ma offriamo variegate tipologie di abbinamenti: potete caricare tutto ciò che volete, foto, video, scegliere un prezzo (ma anche un compratore può offrire una determinata cifra, ndr) e creare un profilo personale o un account; non esistono altre piattaforme così, anche per il legame di trasparenza più totale che si instaura tra chi compra e chi vende, Newsmodo è unica nel suo genere”.
Sulla questione della privacy e della “novità” il creatore di Newsmodo è molto chiaro “non è previsto sulla nostra piattaforma il concetto di esclusività, in quanto non vorremmo creare problemi per la reale esclusività di una notizia”; aggiunge poi che sta facendo un vero e proprio tour per la promozione della nuova piattaforma, che conta undici sviluppatori e centinaia di collaboratori, annunciando appunto che “dopo Perugia si andrà a Londra, Parigi, New York per portare la piattaforma ovunque”. Chiarisce comunque che Newsmodo conta ancora alcuni problemi, in quanto la collaborazione con varie redazioni e la minuziosa e pignola ricerca di miglioramenti di dettagli necessitano di prove, col rischio di commettere anche degli errori.
Rakhal Ebeli conclude mostrando delle slides in tempo reale della piattaforma, riguardo alla quale illustra percentuali e pulsanti principali, inserimento di dati, “storie”, prezzi, funzioni e peculiarità.
Valentina Lupia