Con Giuseppe Cruciani (La Zanzara Radio 24) e Giulia Innocenzi (Animali come noi RAI2)
Domenica 9 aprile alle ore 19, durante l’ultima giornata del Festival del Giornalismo 2017, nella cornice della Sala dei Notari si è svolto il dibattito tra Giuseppe Cruciani e Giulia Innocenzi vertente sull’alimentazione e le condizioni degli animali destinati alla produzione di alimenti. Occasione del dibattito è stata la pubblicazione del libro di Giulia Innocenzi, edito da Rizzoli, Tritacarne. I due relatori si sono confrontati animatamente a partire dal tema degli allevamenti intensivi con uso di antibiotici, pratica stigmatizzata da Giulia Innocenzi in quanto “tortura legalizzata degli animali” e causa di violazione dei loro diritti. All’opposto Cruciani, noto per aver condotto sulla questione una battaglia contro animalisti e vegani, ha contestato l’assimilazione delle condizioni di vita degli animali alle condizioni di vita degli esseri umani. Altro effetto degli allevamenti intensivi preso in considerazione nel dibattito è stato quello della qualità della carne che giunge sulle tavole dei consumatori, privata delle sue proprietà naturali e potenzialmente dannosa. La sempre maggiore richiesta di carne da parte dei consumatori ha indotto i produttori a far ricorso a strumenti che massimizzano la produzione, ma che contengono sostanze nocive per l’uomo; per questo motivo uno dei correttivi praticabili, propugnato da Giulia Innocenzi, dovrebbe essere proprio la riduzione del consumo di carne. Giuseppe Cruciani ha invece propugnato il principio della “libertà di scelta del cibo”, avversando i convincimenti di Giulia Innocenzi in proposito al consumo eccessivo di carne in Italia. Giulia Innocenzi, in chiusura, ha dichiarato di aver sollecitato una proposta di legge finalizzata all’introduzione di etichettature trasparenti, rotazione dei veterinari e l’obbligo di telecamere all’interno dei macelli. Quest’ultima proposta, in chiusura del dibattito, ha acceso lo scontro tra i due ospiti, dopo che Giuseppe Cruciani ha liquidato la proposta come eccessiva, tenendo conto della risibilità del problema delle condizioni di vita degli animali rispetto alle ben più ampie lacune del nostro vivere civile. Il dibattito, con toni a tratti molto accesi, ha offerto alla platea del Festival due visioni contrapposte e nette del tema, fornendo gli elementi per comprendere a pieno la questione del trattamento degli animali e della produzione alimentare.
Leonardo Vaccaro