I bravi giornalisti non sono mai stati né pigri né paurosi. Hanno sempre avuto il coraggio di sperimentare forme nuove o di rinnovare forme del passato. Se una volta questo era ammirevole, oggi è necessario. La competizione per l’attenzione del lettore, dello spettatore o dell’uditore è tale che per cogliere lo spirito del tempo, e riuscire a passare il messaggio, occorre saper utilizzare molti strumenti. Dalla forma più breve di Twitter, alla forma iconografica di Instagram, alla sintesi giornalistica - perché il tempo è denaro e il bene più prezioso è l’informazione - via via salendo verso il long form journalism e, perché no, al teatro. Nulla è vietato, tutto è sperimentabile, molto si rivelerà azzeccato.