Qual è la responsabilità degli operatori di internet (Facebook, Google, YouTube, Instagram, ecc.) per le violazioni commesse dagli utenti? C’è un obbligo - per editori e blogger - di rimuovere i commenti diffamatori? E se le notizie sono false, chi ne risponde? Quali sono le responsabilità in caso di condivisione di video o di foto che ritraggono terze persone?

La direttiva sul commercio elettronico ha fissato, nell’oramai lontano 2000, il principio secondo cui gli intermediari di internet non sono responsabili per i contenuti pubblicati dai gestori dei siti internet e dagli utenti. L’evoluzione della Rete, la diffusione delle piattaforme di video e dei social network ha progressivamente messo in crisi questo principio.

Sebbene a livello legislativo la situazione sia rimasta sostanzialmente invariata, anche se molti Paesi hanno legiferato in materia di tutela del copyright, i giudici sono spesso intervenuti per delimitare la neutralità degli operatori e per prescrivere obblighi sempre più stringenti.

Il difficile bilanciamento tra interessi dei singoli e diritto all’informazione e alla conoscenza pone interrogativi stimolanti e complessi per i giuristi e gli operatori del settore, anche alla luce dell’impossibilità di trovare risposte appaganti nelle “vecchie” leggi sulla stampa.

Organizzato in collaborazione con le Cattedre di “Informatica Giuridica”, “Informatica Giuridica Avanzata” e i Corsi di Perfezionamento in “Investigazioni Digitali” e in “Data Protection” dell’Università degli Studi di Milano (Prof. Giovanni Ziccardi – Prof. Pierluigi Perri).

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