Khartoum è la capitale del Sudan, paese da cui proviene il vignettista Khalid Albaih e dal quale è in esilio. E “Khartoon!”, in un gioco di parole, è il nome della sua pagina Facebook, e dell’evento di cui sarà protagonista al Festival Internazionale del Giornalismo: le sue opere sono diventate il simbolo delle proteste della Primavera araba, lavori pubblicati online e apparsi nelle strade di tutto il mondo, da piazza Tahrir a Beirut, che gli sono valsi la fama di “artista della rivoluzione”. Ma quanto può essere rivoluzionaria una vignetta? E quale può essere il peso di un opera artistica, e satirica, nella società?