La destra coi lavoratori, la sinistra con le multinazionali. Giorgio Gaber entrerebbe in crisi, oggi, se dovesse cantare "Cos'è la destra, cos'è la sinistra". Le certezze crollano. Una dopo l’altra. E così il miliardario Donald Trump, repubblicano e conservatore, vince grazie al voto anti-establishment a scapito della democratica Hillary Clinton, vista come l'emanazione degli interessi di Wall Street. E mentre il leader della sinistra italiana, Matteo Renzi, vola in America scegliendo come fonte d’ispirazione i signori della Silicon Valley, la destra cavalca la rabbia popolare e critica la moneta unica, l’Unione europea.

I confini ideologici che un tempo separavano i partiti di destra e partiti di sinistra sono sempre più fragili e confusi. Ha ancora senso parlare di destra e sinistra? Quali sono i valori identitari che resistono?

 

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