Da luglio a dicembre 2017 ProPublica, assieme a partner da sette diversi paesi, ha raccolto inserzioni pubblicitarie a sfondo politico su Facebook. Dopo che la Russia aveva condotto nel 2016 una campagna di disinformazione sulla piattaforma, Facebook aveva promesso un giro di vite contro la pubblicità ingannevole. Tuttavia l'indagine di ProPublica e dei suoi partner ha rivelato che molte inserzioni dal contenuto discutibile sono rimaste fuori dai controlli di Facebook.

Per svolgere l'inchiesta ProPublica ha chiesto ai suoi lettori di installare un'estensione per browser in modo da raccogliere informazioni sugli annunci e sulla targettizzazione, alla ricerca di messaggi politici ingannevoli. I lettori hanno inviato a ProPublica oltre 300mila pubblicità: usando il machine learning ProPublica ha scoperto oltre 18mila inserzioni irregolari a sfondo politico. In Germania ProPublica ha lavorato con Spiegel Online, Süddeutsche Zeitung e Tagesschau, scoprendo la campagna di un gruppo anti-Verdi, apparentemente ben finanziato, scomparso poco dopo le elezioni tedesche. In Australia il Guardian ha tracciato le inserzioni di gruppi contro i matrimoni egualitari, in probabile violazione di una legge sui diritti civili. Negli Stati Uniti ProPublica ha trovato annunci solo in apparenza a contenuto politico, che in realtà nascondevano tentativi di scam o rimandavano a siti contenenti malware.

A dicembre 2017 la collaborazione tra le diverse testate ha complessivamente portato alla pubblicazione di 15 storie e del database degli annunci comparsi in Germania, Australia e Stati Uniti.

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