Pubblico Spreco

7 Aprile 2016, Teatro della Sapienza
Si è parlato di soldi, tasse,  ma soprattutto di tagli e sprechi alla conferenza di questo pomeriggio alle ore 17.00 che ha avuto come ospiti Gianluca di Feo, Yoram Gutgeld, Gian Antonio Stella e Sarah Varetto.
Il dibattito animato e lineare, con grande partecipazione del pubblico, è stato lanciato da riflessione interrogativa avanzata dal direttore di Sky TG24 Sarah Varetto: "sulla base della pressione fiscale diamo il 55% allo stato. Come si utilizzano questi soldi?"
Il commissario alla spending review, Gutgeld, ha  risposto enumerando i successi raggiunti dal governo che negli ultimi due anni ha permesso di fare un'operazione senza precedenti e ha affermato: "Il rapporto tra debito pubblico e PIL è sceso del 2,4% dopo nove anni. Non è solo una dieta, è una lotta all'inefficienza e alla corruzione quella che stiamo facendo e ci porterà a fare nuovi investimenti. Abbiamo già stanziato tre miliardi sulla scuola".
Colorita la risposta del giornalista del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella, che ha replicato ponendo un quesito in relazione alle circostanze in cui questi tagli sono stati e sono oggi effettuati.
"Quanto è difficile tagliare in un anno elettorale?" ha retoricamente chiesto.
Il problema maggiore sembra essere non  la circostanza, ma la latente efficienza del governo. Non sempre tagliare la spesa pubblica coincide con il taglio degli sprechi.
Il futuro del paese purtroppo si basa sulla convenienza a scapito dell'utilità secondo il vicedirettore di Repubblica Gianluca di Feo. "Dobbiamo soltanto essere efficienti per annientare lo spreco".
Certamente non è possibile alcuna efficienza senza alcun senso di responsabilità che si può acquisire spostando l'attenzione dalla politica ai cittadini, per esempio. Far si che la politica lavori per i cittadini, non per la politica e basta.
Il problema del pubblico spreco è una nota dolente senza soluzione apparente, come se si dovesse sempre aspettare sempre un'amministrazione diversa da quella attuale per sperare in un cambiamento.
"Vogliamo parlare di spreco? Parliamo del progetto veneto MoSe che doveva essere concluso nel lontano 1998 e che a diciotto anni dal termine fissato ha speso già 6 MLD di euro, circa il doppio dell'autostrada del sole - ricorda Stella - e di come il punto si che lo stato  non interviene". L'opinione generale è quella di una mancata risoluzione dei problemi ma di una gestione. Questo implica un continuo protrarre di scadenze progettuali e un'enorme aumento del tasso di spreco pubblico.
Quello che il governo secondo Yoram Gutgeld farà è : limitare il prezzo delle opere da realizzare impedendo che l'appaltatore vincente sia chi offre il prezzo più basso e consuma il prezzo più alto; disciplinarsi nell'assicurare non la gestione ma la risoluzione dei progetti incompleti; non avviare praticamente un progetto se non si é prima sicuri di poterlo ultimare.
In questa Italia dove la burocrazia è ancella della corruzione e la corruzione ancella della burocrazia, esiste anche il problema della censura sociale. Difficilmente la popolazione reagisce effettivamente; dominante è invece il sentimento di rassegnazione. Italiani un po' più lamentosi che efficienti, per ritornare al tema dell'efficienza.
Vari punti, molteplici esempi, molti buoni propositi in questa conferenza fatta da giornalisti d'eccezione.
Ma il pubblico ha replicato per ben tre volte: Quando si farà ciò che si promette?

Noemi Distefano